martedì 15 gennaio 2019

Per le pari opportunità l’Amministrazione comunale faccia (bene) la sua parte

Negli ultimi giorni hanno destato molto scalpore le notizie legate alla possibilità o meno per le donne di poter accedere allo stadio da sole in occasione della finale di Supercoppa che si disputerà a Gedda in Arabia Saudita. Grazie a tale evento sportivo si è improvvisamente riacceso il dibattito su un tema che, purtroppo, negli ultimi anni non ha ricevuto le dovute attenzioni, quello delle pari opportunità tra uomini e donne.

La produzione normativa in materia negli ultimi anni non è mancata. Tuttavia, le leggi richiedono un’effettiva applicazione affinché la parità sia reale e vengano rimossi gli ostacoli presenti. Tale compito spetta, in particolare, a chi ricopre degli incarichi istituzionali, anche a livello locale.

Un provvedimento importante che devono adottare i Comuni è il Piano Triennale Azioni Positive (P.A.P.), il quale deve contenere le misure atte ad eliminare gli ostacoli che, di fatto, impediscono la piena realizzazione di pari opportunità di lavoro e nel lavoro tra uomini e donne. Nonostante la legge che ha previsto il P.A.P. sia del 2006 nessuna Amministrazione comunale sorana aveva mai approvato il Piano. Il M5S Sora ha pertanto presentato in passato una mozione ed un’interrogazione.

L’Amministrazione De Donatis ha cercato di porre rimedio alla mancanza di tale Piano con la delibera di Giunta del 29 dicembre 2017, n. 334. Si ritiene tuttavia che l’iter seguito non sia stato corretto. Infatti, dagli atti non risulta – come, invece, previsto dalla legge – che sia stata sentita la Consigliera di Parità territorialmente competente: la professoressa Fiorenza Taricone dell’Università di Cassino. Tra i suoi compiti la Consigliera di Parità ha quello di fornire consulenza, pareri ed informazioni alle/i cittadine/i, alle/i lavoratrici/tori, intervenire nei luoghi di lavoro, proporre e collaborare ai Piani di Azioni Positive e d’intervento, fornire consulenza legale ed assistere in giudizio in caso di discriminazioni di genere. Non sembra quindi che siano state rispettate la figura istituzionale nonché le prerogative che la legge assegna alla Consigliera di Parità.

In politica la forma è sostanza e, in questo caso, rispettare il corretto iter procedimentale coinvolgendo i vari soggetti indicati dalla legge avrebbe fornito maggiori garanzie sulla rimozione degli eventuali ostacoli al conseguimento dell’obiettivo delle pari opportunità tra uomini e donne.

Per tali motivi il M5S Sora ha informato della vicenda l’Ispettorato per la Funzione Pubblica ed ha inviato una formale diffida ai competenti organi politici e tecnici comunali per chiedere di revocare in autotutela il Piano Azioni Positive e ad approvarne uno nuovo che sia conforme all’iter previsto dalla legge.

Con l’occasione si porgono cordiali saluti.

Sora, 15 gennaio 2019

Il Portavoce
Fabrizio Pintori

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