COMUNICATO STAMPA
Si fa riferimento alla lettera prot.N. 7795, del 18 febbraio 2014.
Egregio Sig.
Sindaco,
in merito alla Sua risposta relativa all’oggetto desideriamo ringraziarLa per gli interventi che il Comune ha
previsto di effettuare in via Cellaro, ed in via Marsicana, accogliendo le richieste dei sorani, a cui gli attivisti hanno fatto da semplice cassa dirisonanza. È altresì una buona notizia il Suo annuncio della revisione dell’impianto di illuminazione pubblica per migliorare la rete nelle zone più carenti, come richiesto dai residenti di Pontrinio.
previsto di effettuare in via Cellaro, ed in via Marsicana, accogliendo le richieste dei sorani, a cui gli attivisti hanno fatto da semplice cassa dirisonanza. È altresì una buona notizia il Suo annuncio della revisione dell’impianto di illuminazione pubblica per migliorare la rete nelle zone più carenti, come richiesto dai residenti di Pontrinio.
Vorremmo comunque ribadire nuovamente
la richiesta di interventi per via Ferri: installazione di dossi artificiali o
strisce pedonali rialzate, prima della chiesetta di S. Giuliano, per garantire
una maggiore sicurezza ai pedoni ed agli automobilisti in prossimità di un
incrocio pericoloso.
Tuttavia, desta qualche perplessità la Sua risposta in
merito agli interventi all’impianto fognario nel quartiere di Pontrinio, Lei si
limita a dire che sono competenza di Acea S.p.A. - senza voler fare polemiche
strumentali – possibile che si limiti a questa risposta?
Veniamo ora, al punto dolente della
Sua risposta, Lei, come semplice
cittadino, ha scritto di aver votato a favore dell’acqua pubblica nei referendum, ebbene Lei non è un cittadino qualunque, ricopre un incarico istituzionale che Le assegna dei poteri molto importanti anche all’interno di Ato5. Infatti, in materia di acqua siede nella Conferenza dei Sindaci e – coerentemente con il voto da Lei espresso in sede referendaria – avrebbe potuto aderire alla nostra richiesta ovvero all’appello lanciato dal sindaco di San Giovanni Incarico (di certo non un “grillino”) per ottenere la risoluzione del contratto con ACEA ai sensi dell’art 34 del Disciplinare Tecnico.
cittadino, ha scritto di aver votato a favore dell’acqua pubblica nei referendum, ebbene Lei non è un cittadino qualunque, ricopre un incarico istituzionale che Le assegna dei poteri molto importanti anche all’interno di Ato5. Infatti, in materia di acqua siede nella Conferenza dei Sindaci e – coerentemente con il voto da Lei espresso in sede referendaria – avrebbe potuto aderire alla nostra richiesta ovvero all’appello lanciato dal sindaco di San Giovanni Incarico (di certo non un “grillino”) per ottenere la risoluzione del contratto con ACEA ai sensi dell’art 34 del Disciplinare Tecnico.
Lei ritiene che: “….la
risoluzione sia un’eventualità che, qualora venga attuata, comporterebbe per i
cittadini della nostra provincia un grave danno economico in quanto saremmo
soggetti a pesanti penali e a un lungo contenzioso che graverebbe
inevitabilmente sulle nostre tasche”, ma senza quantificare alcuna cifra.
L’articolo sopra richiamato dispone che “Sono dedotte in clausola risolutiva espressa, ai sensi dell’art.1456
c.c., le inadempienze di particolare gravità, e cioè quando il Gestore non
abbia posto in essere il servizio alle condizioni fissate dal Disciplinare
Tecnico, e l’interruzione generale del servizio di acquedotto o di quello di
smaltimento delle acque reflue per una durata superiore a tre giorni
consecutivi, imputabile a colpa o dolo del gestore, a giudizio insidacabile
dell’A.A.T.O…… I danni conseguenti graveranno sul gestore…” mentre il testo
dell’articolo 34 della Convenzione recita che: “Qualora il ripetersi o la gravità di inadempienze, nonché il mancato
rispetto delle intimazioni ad adempiere di cui al precedente articolo 30,
pregiudichino o rischino di pregiudicare la continuità, la qualità dei servizi
affidati o il raggiungimento degli obiettivi posti dal Piano, l’A.A.T.O.,
previa specifica diffida a rimuovere le cause e a produrre giustificazioni in
un tempo congruo e compatibile alle esigenze del servizio, ove non ritenesse
accettabili le giustificazioni prodotte dal Gestore, o in mancanza di queste,
alla scadenza del termine assegnato, dichiara la decadenza della presente
convenzione, in danno al Gestore, secondo quanto previsto anche al cap. 34 del
D.T.. ......”.
Dal combinato disposto dalle norme richiamate emerge che non è
prevista alcuna penale a favore dell’Acea (ed è logico! Se una controparte di
un contratto è inadempiente come può essere prevista una penale in suo favore?).
Per quanto concerne la qualità del servizio erogato e le
inadempienze, Le abbiamo fatto presente che in vari quartieri di Sora l’acqua
manca nella fascia oraria compresa tra le ore 24.00 e le 03.00.
Sempre a tale
riguardo Le riportiamo testualmente il commento espresso sul web da una nostra
concittadina: “….in zona Pantano abbiamo,
da anni ormai, una nuova condotta dell'acqua, ma che, ahimè, non è allacciata
agli utenti, Lei è a conoscenza che l'attuale condotta d'acqua, che arriva in
tutte le case, è vecchia, anzi stravecchia, piena di perdite e di
infiltrazioni, Dio solo sa quello che passa in quei tubi, io non ho mai
ricevuto da Acea un documento che certifichi che l'acqua sia, realmente,
potabile o meno, con quello che si fanno pagare ne avremmo diritto, non crede?”.
A ciò si aggiunga che Carnello, da
quanto risulta sembra che non sia collegata al depuratore, eppure l’art. 15
della convenzione di gestione tra l’Autorità d’Ambito regionale n. 5 Frosinone
e il Gestore Acea ATO5 S.p.A., parlando del “fondo speciale impianti di
depurazione”, precisa che: “gli introiti
relativi a i servizi di fognatura e depurazione riscossi dal Gestore, dovuti
dall’utenza anche in assenza dei rispettivi servizi sono versati dal Gestore,
con le modalità e i tempi previsti nel capitolo 15 del Disciplinare Tecnico nel
Fondo Vincolato per la realizzazione di impianti di depurazione costituito
dall’A.A.T.O. ai sensi del comma 1 dell’articolo 14 della legge 36/94 (cd.
Legge Galli)”. Qualche spunto per chiedere la risoluzione del contratto per
inadempimento sembra sussistere.
Per quanto riguarda la tariffa Lei
scrive che: “….i residenti della
provincia di Frosinone dovranno pagare 75 milioni di euro per risarcire il
mancato adeguamento delle tariffe degli anni precedenti. …. …la tariffa
attuale….sarà sicuramente aggiornata, attestandosi intorno a € 1,80/m3
….
”, da quanto risulta le tariffe sono decise
proprio dai primi cittadini nell’Assemblea dei Sindaci, quindi da quello che
Lei scrive si dovrebbe dedurre che i cittadini pagheranno a causa dell’inerzia
dei Sindaci.
Per quanto riguarda l’importo della tariffa da Lei indicato (€ 1,80/m3) rispetto alla
tariffa denominata “eccedenza di 1a fascia” pari ad 1,2992 €/m3
comporterà un aumento 38,54%.
Per gli altri aspetti riguardanti la tariffa, la preghiamo di
voler esaminare il dossier redatto dal Coordinamento Provinciale per l’acqua pubblica di Frosinone (http://www.acquabenecomune.org/IMG/pdf/Dossier_Acea_Ato_5_Coordinamento_Prov._Frosinone_.pdf).
Infine, Lei esprime l’opinione che: “…non
bisogna tanto battersi per una tariffa più bassa ma fare in modo che
Acea Ato5 S.p.A. attui i dovuti investimenti sia sulla condotta idrica che su
quella fognaria per garantire al nostro territorio una fornitura costante
dell’acqua stessa”. Quanto da Lei espresso mal si concilia con i disservizi
sopra esposti, ma soprattutto con la Sua risposta in merito ai disagi rappresentati
ad esempio dai residenti di Pontrinio per la rete fognaria: “…ricordo che gli interventi sull’impianto
fognario sono a carico e di competenza di Acea Ato5 S.p.A…..”. In
conclusione, considerato che Lei ritiene opportuno lottare per ottenere i
dovuti investimenti, la domanda che Le rivolgiamo è: quando inizierà a lottare?
Per concludere, Le chiediamo nuovamente di voler
aderire alla proposta - avanzata anche da altri sindaci - di risoluzione del contratto con Acea ex dell’art. 34 della convenzione di gestione.
Con l’occasione si porgono cordiali saluti.
Sora,
4 marzo 2014
Il Portavoce
MoVimento 5 Stelle di Sora
Fabrizio Pintori
Ormai mi fido solo dei fatti e non delle chiacchiere, da qualsiasi parte esse provengano! L'acqua deve essere pubblica, se si hanno dei dubbi si faccia un referendum cittadino, provinciale, regionale o nazionale, la maggioranza delle persone già sa cosa vuole!!!
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