venerdì 28 marzo 2014

«LE NOSTRE INIZIATIVE SARANNO APOLITICHE» PINTORI ALLA RIUNIONE PER L'OSPEDALE - 27 marzo 2014 (VIDEO)


   «Domani (27 marzo ndr) ci sarà un incontro dei Sindaci del distretto C.
La riunione di questa sera (26 marzo ndr) serve per fare "pressione" o sostegno a quello che decideranno domani i Sindaci. Si tratta di un azione che avevamo già chiesto al Sindaco tempo addietro e che abbiamo ribadito di recente, perché è ovvio che se si recano dal direttore generale dell'Asl di Frosinone Isabella Mastrobuono tutti i 29 Sindaci che rappresentano l'ex distretto C che comprende circa 150.000 persone a "battere i pugni" sulla scrivania, qualcosa si ottiene. Se non altro non possono far finta che non è successo nulla. Detto questo ringrazio le persone qui presenti che non
sono attiviste del m5s che sono venute stasera. Il perché di questa riunione, come le precedenti, è che bisogna combattere al di la delle divisioni politiche. Noi attivisti del m5s abbiamo deciso di metterle da parte: non ci interessano. Più volte ci siamo appellati per lottare insieme fare delle azioni comuni. 





 Io mi auguro che almeno per quanto riguarda l'ospedale riusciamo a trovare un fattore comune e andare avanti tutti insieme. Come sapete noi attivisti assieme al comitato di cui è portavoce Rodolfo Damiani, siamo partiti con una raccolta firme che se da un lato serve a sensibilizzare la popolazione, dall'altro a far capire a chi prende le decisioni, come la Mastrobuono o anche Zingaretti visto che arriveremo anche a lui che qui ci sono delle persone che sono arrivate al limite della sopportazione, che si sentono tratta "a schiaffi", trattate male. E' vero che su alcune cose non si può fare nulla, come ad esempio sul Tribunale. Li c'era un Decreto e ameno che non fosse cambiato il Tribunale sarebbe stato comunque perso. Invece, sull'ospedale qualcosa si può fare. Perché Frosinone ha avuto la deroga per assumere un altro pediatra e invece a Sora non se ne parla?
   La raccolta firme andrà avanti e siamo intenzionati a raggiungere un numero abbastanza cospicuo, magari anche con la partecipazione degli altri partiti locali. Gianluca Paesano, Roberto De Donatis, Giacomo Iula che sono qui ci possono aiutare ad estenderla a tutta la provincia, e va da se che anche noi ci stiamo muovendo in tal senso.

   Bisogna rivedere l'organizzazione della sanità sul territorio. Non è conveniente avere degli ospedali fotocopia, con i reparti uguali in ogni struttura: è impensabile. Però anche in ristrettezze economiche della sanità sul territorio, noi pensiamo che possa portare dei benefici. Certo, di punto in bianco non saremmo a livelli da primato ma si potrebbe portare il livello della sanità provinciale, non solo di Sora, ad uno migliore.

   Si capisce che l'ospedale di Sora lo vogliono chiudere. Ma non c'è nessuno che si prende la responsabilità. Nessuno che alza la mano e dice "mi prendo io la responsabilità di chiudere l'ospedale". Non c'è un politico che lo dice. Perché? Perché poi alle successive elezioni la gente se lo ricorda. L'ospedale lo stanno lasciando morire lentamente. Una lenta agonia. Quando va in pensione un medico non può essere sostituito, a causa del blocco delle assunzioni e lo stesso a seguito di un trasferimento. Che succede a questo punto? Rimarrà un edificio vuoto senza medici. Questo è il futuro dell'ospedale se non ci muoviamo.

   Oltre la raccolte firme l'altra iniziativa che abbiamo preso, ancora prima di quella delle firme, è di correre in Regione. Ci siamo andati e il povero Consigliere al quale ci siamo rivolti, nonostante fosse del m5s come me, l'ho trattato in maniera un po sgorbutica: "ragazzi datevi da fare perché qui da noi non si può andare avanti". Se Iula, De Donatis, Paesano e gli altri possono fare altrettanto in Regione avrebbe un certo effetto. Se arriva un'interrogazione del m5s, una del pd, una di forza Italia, una del psi, ecc. è chiaro che qualcosa si riesce ad ottenere. 
[...]
   Il mio invito è che se riusciamo ad ottenere dei risultati di non interrompere l'azione di pressing che stiamo facendo ma di continuare. Se una volta scongiurata l'emergenza della chiusura dei reparti bisognerà organizzare la sanità a livello territoriale. Sarebbe auspicabile l'abolizione delle macroaree, una revisione del piano di rientro perché non è possibile tagliare sul personale, altrimenti rimarremmo con un edificio vuoto con la scritta "ospedale".
[...]
Come abbiamo scritto io e Rodolfo, tra le varie voci del bilancio, dovremmo aggiungere "decessi per assenza di strutture sanitarie". Ormai è questa la situazione. Qui non siamo di fronte alla malasanità del medico che sbaglia, dell'infermiere che fa la flebo sbagliata. No, qui siamo di fronte a una situazione che troviamo nei paesi del terzo mondo: assenza di strutture sanitarie.

  Questo è un punto da dove partire: riparata la falla, lo scafo è ancora leso e bisogna ripararlo.

  Se chiudesse il SS. Trinità di Sora rimarrebbero solo tre ospedali in provincia che dovranno addossarsi sulle loro "spalle" altre 150.000 utenze. Sono quelli di Cassino, Frosinone e Alatri. Abbiamo già visto, aprendo un giornale qualsiasi, la loro situazione attuale. In particolare quella di Frosinone.

   Se non si trova una situazione per tamponare questa emergenza siamo anche disposti a fare delle manifestazioni anche più eclatanti. Se necessario andremo sotto l'ASl di Frosinone a protestare. Non basta? Andremo da Zingaretti. Ci faremo sentire.
   Vi prego quindi di partecipare alle nostre iniziative perché saranno apolitiche, non vogliamo prenderci i meriti se l'ospedale verrà salvato: a noi attivisti del m5s non interessa! Se qualcuno vuole prendersi i meriti se li prenda pure » 

Guarda l'intervento completo in video.


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