giovedì 28 luglio 2016

Un futuro nero per l'ospedale "Ss. Trinità" di Sora?

C O M U N I C A T O    S T A M P A


Continuano le nefaste vicissitudini dell’ospedale “Ss. Trinità”, ma a farne le spese sono tutti coloro che necessitano di cure. Oltre al reparto di Pediatria, i cui problemi erano già stati segnalati con la lettera del 12 luglio u.s.  (http://movimento5stellesora.blogspot.it/2016/07/sanita-la-nomina-del-direttore-del.html), la situazione più preoccupante è quella del Centro Trasfusionale. Da tempo non vengono più effettuate le assistenze domiciliari, ma ora, purtroppo, si deve aggiungere che a quanto risulta quattro tecnici sono stati trasferiti, nonostante Sora sia sede del Polo Oncologico Provinciale e del secondo punto nascite in provincia (per numero di parti all’anno). Di fatto, è stata lasciata la frigo-emoteca con una dotazione di sacche di sangue molto limitata.
Sembra che vi sia l’intenzione di istituire un centro trasfusionale a Cassino, il che
potrebbe  relegare Sora in un angolo, tagliandola fuori definitivamente dai piani di sviluppo sanitario provinciale.
Di questo passo, si inizierebbe a realizzare quanto intuito nel 2014, vale a dire l’istituzione di un polo ospedaliero unico Cassino-Sora (http://movimento5stellesora.blogspot.it/2014/06/le-sorti-di-pediatria-e-del-ss-trinita.html). Con la nostra struttura a far da stampella a quella di Cassino.
Purtroppo, i problemi non sono limitati solamente a quelli descritti. Infatti, in molti reparti si lamenta la mancanza di personale infermieristico ed ausiliario. Con la stagione estiva in alcuni casi per concedere le ferie estive sembra che si sia arrivati  a sopprimere temporaneamente dei posti letto, ad esempio, in Chirurgia pare che siano stati soppressi 5 posti letto mentre altri 6 in Lungodegenza. In quest’ultimo Reparto il personale infermieristico difficilmente potrà rispettare le normative europee in materia di orario di lavoro, che in un panorama di strutturale inferiorità dei posti letto previsto nei LEA è  inammissibile!
A Radiologia per mancanza dei medici sono chiuse le liste di attesa, pertanto non si effettuano esami per i pazienti esterni, stesso discorso per la  TAC: nessun esame per gli esterni. Le liste sono chiuse anche per quanto riguarda le ecografie. Per quanto concerne la Risonanza Magnetica al momento non c’è in organico il personale per utilizzarla, ma si devono comunque sostenere i costi per la manutenzione. Eppure per anni in televisione passava il messaggio: “prevenire è meglio che curare”!
La situazione del Pronto Soccorso è nota, vi è un problema di personale, in particolare infermieri e medici ed al momento non sono ancora tangibili i risultati prospettati con l’iniziativa dell’Ambufest.
Nel Reparto di Cardiologia sembra che per far fronte alla carenza di Ausiliari, si sia provveduto alla loro sostituzione con personale privato esterno, che tuttavia può svolgere delle mansioni più limitate. Inoltre, mancherebbero almeno 4 infermieri.
La visione della Sanità del M5S è molto diversa da quella che l’Amministrazione Zingaretti sta per raggiungere. Il M5S vuole una sanità pubblica a misura d’uomo, capace di fornire risposte adeguate ai cittadini del territorio, che non costringa (se non per scelta personale) a rivolgersi a strutture di altre province o regioni e che fermi i viaggi della speranza per cure affrontabili in loco con aggravio di costi per le famiglie frusinati. Il M5S rivendica il diritto all’autonomia sanitaria provinciale ed al diritto di curarsi nelle strutture provinciali, bisogna tornare ad investire sulla sanità, i tagli applicati in questi anni non sembrano aver migliorato i conti, ma soltanto aumentato i disservizi ed i disagi per le persone.
Nello specifico, per quanto riguarda il “Ss. Trinità”, molti degli attuali problemi si sono già verificati in passato, segno dell’assenza di una visione strategica aziendale adeguata e soprattutto di una politica locale totalmente assente.
È necessario stabilizzare gli ausiliari ed assumerne altri, così come è necessario assumere altri infermieri e medici. Si è consci che è in vigore il blocco delle assunzioni e del turn-over, ma le misure necessarie per migliorare la situazione sono sempre le stesse, assumere personale e acquistare nuove apparecchiature. Purtroppo, sembra che le intenzioni della Regione vadano in senso contrario, anziché stabilizzare il personale in servizio ed assumerne di nuovo, si vuole iniziare a ricorrere ai privati al posto degli ausiliari. Forse il primo passo verso la fine della sanità pubblica?
 
Con l’occasione si porgono cordiali saluti.
Sora, 28 luglio 2016

Il Portavoce

Fabrizio Pintori

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