domenica 31 luglio 2016

Presentata interrogazione al sindaco sui "Contratti di Quartiere II"

Al
Presidente del Consiglio Comunale

Avv. Antonio Lecce

c/o Comune di Sora

Corso Volsci

03039 – Sora -


Oggetto: “Contratti di Quartiere II” - Interrogazione.

            Il sottoscritto Fabrizio Pintori, in qualità Consigliere Comunale del gruppo M5S, ai sensi dell’art. art. 10, comma 6 Statuto Comunale e degli artt. 41 e ss. del Regolamento del Consiglio Comunale, presenta al Sindaco Arch. Roberto De Donatis la seguente

I N T E R R O G A Z I O N E

1)      i lavori riguardanti le reti idriche e fognarie, nonché il massetto nel tratto di via Cittadella compreso tra via Branca e via Cesare Baronio sono di fatto terminati. Per aiutare concretamente i residenti e gli esercenti locali (i quali nelle more dell’ultimazione dei lavori potrebbero non riuscire a far fronte al periodo di crisi economica), basterebbe completare la
pavimentazione di quel tratto di strada. Il completamento terrebbe conto della volontà espressa dai cittadini nella recente manifestazione e soprattutto ristabilirebbe lo spirito iniziale dei “Contratti di Quartiere”, vale a dire il coinvolgimento dei cittadini. Ciò premesso, si domanda per quali motivi l’Amministrazione non ha ritenuto opportuno far riprendere i lavori in tal modo ovvero i motivi per i quali non si è tenuto conto delle istanze provenienti dalla popolazione nell’assemblea pubblica svoltasi lo scorso 19 luglio.

2)      in seguito al sopralluogo del Sindaco  effettuato a Canceglie il 7 luglio u.s. sembrava che il problema della mancata ripresa dei lavori fosse dovuto alla mancanza di somme per effettuare i pagamenti alla A.T.I. d.i.s.m.a. s.r.l.. Si prega, pertanto, di voler far conoscere l’importo necessario per la riapertura dei cantieri e come codesta Amministrazione intende troverà le somme necessarie al completamento dei lavori ed in che misure queste incideranno sul bilancio comunale.

3)      Quale sarà il nuovo cronoprogramma?

4)      Dall’esame della Delibera di G.C. n. 98 in data 11 aprile 2008 emerge che:
-       Con Decreto del Ministero delle Infrastrutture ed Aree Urbane del 13 maggio 2005 è stato assegnato al Comune di Sora un finanziamento di € 9.094.177,06;
-       Con Delibera di Giunta Municipale del 237/2006 è stato approvato il progetto definitivo dei lavori di competenza del Comune di Sora previsti nel “Contratto di Quartiere II” del costo complessivo di € 3.637.670,82 risultante dal Q.T.E.. Mentre il costo dei lavori di competenza dell’ATER ammontava ad €  5.456.506,24;
-       Per l’attuazione degli interventi di cui alla delibera 237/2006 era necessario acquisire una serie di suoli di proprietà privata per la localizzazione dell’intervento tra p.zza S. Rocco e p.zza S. Silvestro con relative aree a verde. A tale proposito venivano attuate delle trattative con le ditte proprietarie di detti suoli al fine di consentirne l’acquisizione da parte del Comune.
-       Sempre per l’attuazione degli interventi di cui alla delibera 237/2006, in capo all’ATER, si rendeva necessario acquisire alcuni immobili di proprietà privata. A tale proposito venivano attuate delle trattative con le ditte proprietarie di detti immobili al fine di consentirne l’acquisizione da parte del Comune.
-       Dai Q.T.E. contenuti nella delibera risulta che per l’acquisizione delle aree la somma a disposizione dell’ATER era di € 750.000,00, mentre la somma a disposizione del Comune per l’acquisizione delle aree e oneri connessi era di € 105.000,00;
            Dagli atti dei “Contratti di Quartiere” risulta che la A.T.I. d.i.s.m.a. s.r.l.  ha presentato numerose riserve. In particolare, la Società ha evidenziato che non ha potuto disporre di alcune aree dei rioni S. Rocco, S. Silvestro e Sant’Antonio in quanto l’area era chiusa e delimitata da cancelli che ne impedivano l’accesso.
            Premesso quanto sopra, si chiede di conoscere l’elenco preciso ed esaustivo dei suoli con relative aree a verde che il Comune doveva acquisire, nonché l’elenco di quelli effettivamente acquisiti o in alternativa l’elenco di quelli ancora da acquisire. Si chiede, altresì, di conoscere gli eventuali importi degli acconti versati per entrare in possesso dei suoli non ancora acquisiti dal Comune, delle somme ancora disponibili per completare l’acquisizione. Si chiede, infine, di conoscere i motivi dell’eventuale mancata conclusione delle procedure di acquisizione avviate nel 2006. Si fa riserva di formulare apposita domanda di accesso agli per ottenere copia dei contratti di acquisizione in parola.
            Si chiede di conoscere se il Comune ha portato a termine le procedure dell’acquisizione degli immobili e se l’Ater ne ha avuto notizia e ha approvato le eventuali variazioni delle spese necessarie per l’acquisizione degli stessi.
                
5)      Si chiede di conoscere se nell’area del centro storico, nel rione di S. Silvestro e nel rione Indipendenza siano presenti aree consegnate ad altre ditte per lavori che possono interferire con quelli dei “Contratti di Quartiere II”.

6)      Nel centro storico oltre ai lavori commissionati dal Comune di Sora i “Contratti di Quartiere II” prevedevano dei lavori la cui commissione spettava all’Ater. A pag. 3 della “Perizia di variante n. 2 – rev. 1” del mese di maggio 2016  è scritto: …omissis… una seconda perizia di variante consegnata in data 21 gennaio 2016 resasi necessaria anch’essa per risolvere e prendere atto di alcune modifiche apportate dall’azienda Ater nella realizzazione dell’intervento di sua competenza all’interno del programma complessivo dei Contratti di Quartiere II”. Infatti, la perizia redatta, introduceva alcune aree non precedentemente previste per permettere gli allacci e gli scarichi fognari dell’intervento Ater…..omissis…., da ciò sembra emergere la mancanza di un coordinamento iniziale, quanto mai opportuno e necessario, tra gli interventi svolti nella stessa zona della città. Si chiede, quindi, se era previsto un coordinamento tra gli interventi commissionati dal Comune e quelli commissionati dall’Ater ed in base a quale documento, ovvero i motivi del mancato coordinamento.

7)      Nelle Perizie di Variante tra le cause di ritardo dei lavori viene indicata la mancata fornitura dei materiali da parte di Acea nei tempi previsti o della tipologia richiesta (es. diametro dei tubi non corrispondente a quanto richiesto). Tuttavia dagli atti del Comune non risulta che sia stato sottoscritto un apposito contratto per le forniture. Infatti, vi è una lettera di Acea prot. 3916/U.O.I., datata 11 marzo 2008, (estesa in copia all’allora Assessore De Donatis) con la quale in riferimento ad una riunione del 6 marzo 2008, il gestore idrico avrebbe provveduto a fornire e posare in opera il materiale idraulico occorrente per il rifacimento della rete idrica, mentre per la rete fognaria avrebbe fornito il materiale e l’assistenza necessaria durante lo svolgimento dei lavori. Si chiede, pertanto, di conoscere quali norme regolano il rapporto contrattuale tra Comune e gestore idrico nei “Contratti di Quartiere II”, poiché agli atti risultano solo delle lettere tra Amministrazione e Acea. Si fa riserva di formulare apposita domanda di accesso agli per ottenere copia del contratto in parola. Nel caso in cui il rapporto venisse ricondotto in seno alla Convenzione tra Acea e i Comuni aderenti all’ATO 5, questi disservizi potrebbero essere fatti valere in sede di Conferenza dei Sindaci per ottenere la risoluzione della convenzione per inadempimento e conseguente richiesta di risarcimento danni.

8)      Inizialmente, in seguito all’approvazione dell’offerta della A.T.I. d.i.s.m.a. s.r.l.,  i “Contratti di Quartiere II” si prevedevano nel Q.T.E. delle Economie d’Appalto per un importo complessivo di € 350.000 (pag. 3 Perizia di Variante 2 del gennaio 2016 e pag. 3 Perizia di Variante 2 – Rev. 1 del maggio 2016). Questo importo è stato successivamente impegnato (se così si può dire) come risulta dal Q.T.E. della Perizia di variante  n. 2 – Rev. 1 del maggio 2016, ove le Economie di appalto scendono a soli € 0,85. La Relazione Tecnica della  Perizia di Variante 2 del mese di novembre 2014 (redatta tenendo conto della nota del RUP prot. n. 17794 del 23 aprile 2014 e n. 18732 del 5 maggio 2014, nonché della richiesta di integrazione del Genio Civile Lazio Sud Cassino prot. n. 473917 pos 424 del 22 settembre 2014) prevedeva a pag. 17, per far fronte agli imprevisti in essa descritti (quali ricorrere ad opere di scavo interamente a mano, allacci da effettuarsi a quote diverse da quelle indicate nel progetto esecutivo, o i problemi derivanti dalle cd. “Bome d’acqua” verificatesi in data 18 luglio, 14 agosto e 29 settembre 2013) e rimanere all’interno della somma complessiva stanziata, come misura specifica: la riduzione del numero dei vicoli su cui intervenire. Quelli oggetto di intervento passavano dai 49 del progetto appaltato a 31 vicoli/aree (una diminuzione di vicoli ed aree di quasi il 40%). Mentre la successiva  (e già citata al punto 6) Perizia di Variante n. 2 – Rev. 1 del maggio 2016 nel richiamare quella del 21 gennaio 2016, specifica che essa era stata necessaria per risolvere e prendere atto di alcune modifiche apportate dall’Ater nella realizzazione degli interventi di sua competenza all’interno del programma complessivo dei Contratti di Quartiere. La perizia del mese di gennaio a pag. , per tali motivi, ha introdotto alcune aree non previste per permettere gli allacci fognari e gli scarichi fognari dell’intervento Ater ed alcuni piccoli tratti di riconnessione dei vicoli precedentemente esclusi. Nella relazione tecnica della perizia non risultano i nomi dei vicoli e l’indicazione delle aree. Si chiede di conoscere le aree ed i vicoli interessati da questi interventi e l’importo dei relativi lavori. Alla luce del fatto che le aree oggetto di intervento nei “Contratti di Quartiere II” sono state oggetto prima di una riduzione e successivamente di un aumento, si chiede di voler effettuare un nuovo Q.T.E. ovvero di voler indicare i motivi per i quali non si ritiene necessario di procedere in tal senso.

9)      Ulteriori perplessità in merito ai lavori sorgono dall’esame delle riserve espresse dalla A.T.I. d.i.s.m.a. s.r.l. . In base al contratto Rep, 4749, del 12 maggio 2011, la somma iniziale da corrispondere per l’esecuzione dei lavori era pari ad € 2.166.528, 46 alla quale aggiungere i costi dovuti ai lavori aggiuntivi illustrati nelle varie Perizie di Variante per giungere ad una somma “finale”, compresi gli oneri di sicurezza, pari a € 3.637.670,82. Ebbene le riserve poste dalla Società alla mese di ottobre 2015 ammontavano ad € 3.168.219,02. Pertanto, nell’ipotesi che anche solo una parte di tali somme venga riconosciuta sorgerebbe il problema di come reperire le risorse necessarie. Si consideri che lo stesso Sindaco, in occasione del sopralluogo effettuato a Canceglie lo scorso 7 luglio, aveva rappresentato la necessità di svolgere una ricognizione di cassa per individuare le somme per far ripartire i cantieri. Ciò premesso, si prega di voler indicare come e dove l’Amministrazione intende reperire i fondi necessari per fronteggiare l’eventuale riconoscimento, anche parziale, delle riserve.

10)   Nella Perizia di Variante, del 14 aprile 2014, nell’ultima pagina si specificava che nel rimodulare il Q.T.E. prevedendo l’accantonamento di una somma per gli accordi bonari impiegando il ribasso d’asta e alcune economie ai sensi dell’art. 12 del D.P.R. 554/99 (norma riconfermata dal D.P.R. 207/2010). Di tale opportuna (almeno a giudizio dello scrivente) previsione non vi è traccia nella Perizia di Variante 1 del 19 maggio 2014. In considerazione delle numerose riserve presentate dalla A.T.I. d.i.s.m.a. s.r.l.,  si chiede, quindi, per quali motivi tale previsione non sia stata riproposta nelle successive Perizie di Variante.

11)   In merito alla progettazione, la A.T.I. d.i.s.m.a. s.r.l. ha lamentato nelle riserve delle carenze progettuali. A tal proposito dalla lettura delle perizie e relative varianti emerge quanto segue: a pag. 6 della Relazione Tecnica della Perizia di Variante 1, del 19 maggio 2014, è scritto: “…omissis….L’assenza di tale fornitura (riferita alla fornitura da eseguirsi a cura di Acea), ha comportato uno slittamento nella consegna dei lavori al mese di novembre 2011 ed ha determinato che gli stessi iniziassero in aree non interessate dai sottoservizi, in particolare lungo la Salita Sant’Antonio. Anche tale circostanza ha presentato, quasi da subito, delle difficoltà oggettive dovute alla presenza, in adiacenza della scalinata medesima, di un fabbricato ridotto allo stato di rudere (foglio 57 mapp. N. 274)…omissis…”. Per quali motivi la presenza del citato fabbricato è stata evidenziata ed affrontata solo dopo l’inizio dei lavori e non in tempo utile?

12)   In merito alla progettazione, a Pag. 9  della Relazione Tecnica della Perizia di Variante 1, del 19 maggio 2014, è scritto: “…omissis…A fronte degli eventi meteorici abbattutisi sul territorio di Sora nelle date 18/07/2013, 14/08/2013 e 29/09/2013…omissis …..(“bomba d’acqua”), i nuovi tratti realizzati hanno avuto problemi di reflusso, con conseguente sversamento dei reflui sul suolo pubblico. La problematica è stata determinata senza dubbio dal fatto che le nuove linee delle acque nere e delle acque meteoriche, pur essendo correttamente distinte, convogliano entrambe sulla fognatura principale di via Lungoliri Rosati così come da progetto. Tale dorsale, a differenza del passato, si trova  a raccogliere tutto il quantitativo di reflui e tutte le acque di pioggia che in essa trovano il punto di confluenza. Pertanto, la sua supposta capienza (in quanto negli elaborati di progetto non è stato possibile riscontrare calcoli idraulici di verifica/progetto), sufficiente a far fronte a situazioni aventi caratteristiche di ordinarietà, diventa assolutamente inadeguata nei casi di eventi meteorici temporaleschi…omissis ……Il problema verrà parzialmente risolto con la presente variante, ma potrà essere definitivamente risolto solo con la realizzazione di un collettore parallelo a quello esistente, su Lungoliri Rosati, che l’Amministrazione Comunale intende realizzare con propri fondi e che, in ogni caso, non potrebbe rientrare nel presente progetto in quanto non ammissibile dal finanziamento….omissis….”, per quali motivi queste possibilità non erano state contemplate in sede progettuale? Esiste un documento dal quale risultano le quote misurate dei vai pozzetti e quali sono i valori delle citate misurazioni? Si deve ritenere che una volta conclusi i lavori la problematica del reflusso continuerà a sussistere in caso di “bombe d’acqua”? Pertanto, con quali con quali modalità e dove intende reperire le risorse finanziarie il Comune per la realizzazione del cd. collettore parallelo?

13)   In merito alla progettazione, a pag. 7 della Perizia di Variante 2 del mese di novembre 2014 (data supposta perché non indicata nell’atto) è scritto: “….omissis……durante l’esecuzione degli scavi si è riscontrata la presenza (a quote diverse) di un ingente numero di tubazioni (allacci o sottoservizi gestiti da altri enti quali Enel, G6 Rete Gas, ecc….)……omissis….Il tutto non rappresentato negli elaborati progettuali. Tutto ciò ha limitato e rallentato l’uso di mezzi meccanici ipotizzati, ovvero rende necessario procedere con lo scavo a mano per un percentuale ben superiore a quella prevista (40% sul totale degli scavi già incluso nella voce elenco prezzi). Tutto quanto sopra esposto non è riscontrabile negli elaborati progettuali…….omissis….”, per quali motivi tali eventualità/imprevisti non erano state “preventivate” in sede progettuale? quali le modalità della redazione del progetto definitivo ed esecutivo?

14)   A pag. 8 della Perizia di Variante 2 del mese di novembre 2014 (data supposta perché non indicata nell’atto) emerge che gli allacci effettivamente eseguiti sono stati fatti a quote meno profonde di quelle previste in progetto, pertanto hanno o dovrebbero aver comportato un minore scavo e di conseguenza una spesa inferiore a quanto previsto, a quanto ammonta il costo dei lavori per realizzare gli allacci nel vicolo Marini, in via Valle Rosati, nel vicolo Casamari e nel vicolo De Donatis? A quanto ammontava il costo inizialmente previsto per tali lavori?

15)   Per quale motivo, nonostante tutti questi imprevisti, nel Q.T.E. la voce B8 “Imprevisti e lavori in economia” inizialmente prevedeva la somma di € 90.150,80 (pag. 2 della Perizia di Variante 2 – Rev. 1 del mese di maggio 2016 ) è scesa a zero nel Q.T.E. delle perizie di variante (pag. 4 della Perizia di Variante 2 – Rev. 1 del mese di maggio 2016)? Se le cifra sopra indicate dovesse essere già stata completamente impegnata, con quali somme si farà fronte ad eventuali nuovi imprevisti?

16)   Nella Perizia di Variante 1, del 19 maggio 2014 , a pag. 3 è scritto che “…omissis…nello specifico il progetto prevede:…omissis…..la realizzazione dell’impianto di pubblica illuminazione stradale nella zona di San Silvestro, nei tratti indicati dagli elaborati progettuali, a completamento della rete esistente…omissis….”. Indicato questo aspetto, si fa notare che fra le osservazioni in merito al progetto preliminare di illuminazione pubblica con lettera del 17 luglio 2015, del Meetup “Amici del MoVimento Stelle Sora” si domandava  al punto 10 delle “Ulteriori osservazioni e specificazioni” se: “…omissis....Nei Contratti di Quartiere sono previste le opere di urbanizzazione primaria (fra le quali rientra la pubblica illuminazione), i finanziamenti ottenuti per questi contratti sono relativi anche al rifacimento dell'impianto di illuminazione nel centro storico ? Se si, allora si dovrebbero stralciare gli importi nel progetto di illuminazione pubblica ovvero coordinare i due progetti tra loro…omissis…”. La risposta a tale osservazione,  contenuta anche nella Delibera del Consiglio Comunale  n. 34 del 31 luglio 2015, è la seguente: “…omissis … .Discorso analogo vale per i Contratti di Quartiere. Questi prevedono la predisposizione base dell’impianto …omissis…..”. Si chiede di voler fornire ogni utile chiarimento in merito perché quanto contenuto nella citata delibera contraddice apertamente quanto contenuto nella Perizia.

Sora,  29 luglio 2016
Il Consigliere Comunale
Dott. Fabrizio Pintori

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