In particolare, con riferimento alle entrate, anche tributarie, non riscosse a seguito di provvedimenti di ingiunzione notificati nel periodo compreso tra il 2000 ed il 2017, l’art. 15 del Decreto ha riconosciuto anche ai Comuni, la possibilità di escludere le sanzioni relative alle predette entrate.
Con tale previsione normativa il legislatore ha voluto fornire un aiuto ai contribuenti in difficoltà economiche.
Purtroppo, non risulta che nei termini previsti, vale a dire entro sessanta giorni dall’entrata in vigore della norma, L’Amministrazione De Donatis abbia adottato una delibera o un altro provvedimento per consentire anche ai cittadini ed alle imprese sorane di poter beneficiare dell’esclusione delle sanzioni per i mancati pagamenti dei tributi.
La mancata attuazione del Decreto Crescita andrà ad appesantire la situazione di imprese e cittadini. Infatti, lo svantaggio di non poter godere dell’esclusione delle sanzioni, rispetto a chi risiede o ha la sede in altri Comuni, si andrà ad aggiungere ad altri fattori quali la crisi economica e la pressione fiscale elevata (si ricordi che a Sora si applica l’aliquota massima su IMU e Irpef, mentre la Tari è tra le più alte della provincia).
Inoltre, l’adesione alla norma avrebbe permesso al Comune di poter beneficiare di somme in entrata che, fin da subito, avrebbero giovato alle casse comunali e di ridurre anche gli eventuali contenziosi tributari.
Su un tema così delicato, che va ad incidere direttamente sulle tasche dei contribuenti, sarebbe stato lecito attendersi una maggiore attenzione da parte dell’Amministrazione de Donatis.
Con l’occasione di porgono cordiali saluti.
Sora, 1 ottobre 2019
Il Portavoce
Fabrizio Pintori
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