La proroga della convenzione per la gestione della Farmacia Comunale, attualmente gestita da una società partecipata dal Comune al 51%, scadrà il prossimo 31 dicembre e non è possibile, in base all’attuale quadro normativo, poter concedere ulteriori proroghe contrattuali.
A questo dato, ormai noto, si deve aggiungere che la legge indica in maniera chiara le forme gestionali da poter impiegare, quindi si può solo scegliere se gestire la farmacia: in economia; a mezzo di azienda speciale (anche consortile), società di capitali (in house o miste pubblico/private) e tramite la concessione a terzi.
Purtroppo ancora una volta, si deve dare atto che l’Amministrazione De Donatis si è ridotta all’ultimo momento per adottare le decisioni che riguardano il futuro della Farmacia e così facendo, purtroppo, si corre il rischio concreto di veder chiudere, seppur temporaneamente, la Farmacia Comunale. Eppure non c’erano particolari azioni da compiere, sarebbe stato sufficiente manifestare la volontà politica optando per uno dei modelli gestionali in tempo utile, ad esempio nei mesi iniziali del 2019, avendo così un ampio margine di tempo per evitare l’ipotesi di interrompere i servizi forniti dalla farmacia in favore dei cittadini.
Come al solito, niente di nuovo sotto il sole!
Sulla questione della farmacia comunale le Amministrazioni Tersigni e De Donatis si sono caratterizzate per quello che molto spesso è l’atteggiamento prevalente degli amministratori comunali sorani: la volontà di non decidere e di rinviare ogni scelta al futuro, facendo continuo ricorso all’istituto della proroga.
Basti ricordare che il contratto di gestione iniziale, con durata dieci anni e scadenza nel mese di luglio del 2010, è stato oggetto di ben quattro proroghe che hanno aggiunto 9 anni e mezzo all’originaria durata. Un tempo che sarebbe stato sufficiente per “prendere il toro per le corna” e trovare una soluzione. Oggi per scongiurare la chiusura del servizio della Farmacia dal prossimo 1° gennaio vi è qualcuno che si straccia le vesti invece di farsi un serio esame di coscienza e domandarsi perché non è intervenuto a tempo debito.
È del tutto evidente che con le continue proroghe non si governa al meglio una città e non si difende l’interesse pubblico.
Ciò considerato è giunto il momento per il Consiglio comunale di assumersi la responsabilità di decidere individuando la scelta che meglio garantisca il perseguimento di tale interesse.
Il M5S Sora, valutando l’esperienza dei 20 anni di gestione della farmacia comunale mediante una società mista pubblico-privata, ritiene che tale modello giuridico, con le necessarie innovazioni, possa essere utile per continuare a fornire il servizio farmaceutico.
Qualora si accertasse (eventualmente anche a seguito di pareri richiesti alla Corte dei Conti e all’ANAC) che sussista l’impossibilità giuridica di proseguire con l’attuale società di gestione della farmacia per l’avvenuta scadenza della concessione che fu affidata alla società nel 2000, si propone di individuare in una nuova società mista pubblico-privata, con prevalente capitale comunale, il modello giuridico per la gestione del titolo farmaceutico del Comune di Sora.
Tale modello, a parere del M5S Sora, oltre a garantire al Comune, in qualità di azionista di maggioranza, il controllo della società, ha il vantaggio di assicurare sia le necessarie finalità lucrative (si tratta in ogni caso di una società di capitali) grazie alla gestione imprenditoriale del socio operativo privato che il perseguimento di scopi sociali che dovranno essere maggiormente presenti nell’azione della futura società.
In tal modo la farmacia comunale riuscirà a distinguersi dagli altri operatori del mercato finalizzando la sua gestione anche alla creazione di valore sociale. Ciò potrebbe essere realizzato incrementando il numero di servizi forniti ai cittadini avvicinandosi al modello del centro di servizi socio-assistenziali di base.
Per tale motivo il M5S Sora propone che la società mista per la gestione della farmacia assuma la veste giuridica di Società Benefit. Si tratta di una novità normativa introdotta dalla Legge 208/2015 (art. 1, commi 376-384) che ha inserito nella nostra legislazione un modello ad oggi previsto solo da alcuni Paesi.
La società benefit è tenuta a dichiarare già nello statuto gli obiettivi di beneficio comune che intende perseguire nell’esercizio dell’attività d’impresa, oltre allo scopo di lucro. Pertanto, sarà chiaro fin da subito che la società mista pubblico-privata per la gestione della farmacia ha tra i suoi scopi anche quelli di determinare specifici benefici per i cittadini, la comunità, il territorio, l’ambiente e per tutti i portatori di interesse.
Tali benefici, oltre ad essere indicati fin da subito nella bozza di statuto, che dovrà essere inserita tra i documenti di gara, ben potrebbero trovare ulteriori specificazioni nelle offerte di gara presentate dai privati intenzionati ad assumere il ruolo di soci di minoranza della futura società.
Infine, con tale modello si potrebbero anche salvaguardare gli attuali posti di lavoro per mezzo di clausole sociali da inserire nel futuro bando di gara.
Ad oggi una prima esperienza in tal senso relativa al settore delle farmacie è costituita dall’azienda che gestisce le farmacie comunali di Firenze (AFAM) che lo scorso anno si è trasformata in società benefit.
Si ritiene che l’applicazione di tale modello rappresenti un notevole esempio di innovazione giuridica e sociale per la realtà di Sora e possa consentire alla nostra città di rappresentare un caso di eccellenza di valenza nazionale.
La società (mista) FarmaSora Benefit, con capitale maggioritario del Comune di Sora, fortemente orientata a creare capitale economico e valore sociale è per il M5S Sora il modello che può fornire le migliori garanzie per ottenere dei buoni risultati nella gestione del titolo che il Comune detiene per la settima sede farmaceutica cittadina.
Con l’occasione si porgono cordiali saluti.
Sora, 12 ottobre 2019
Il Portavoce
Fabrizio Pintori
Nessun commento:
Posta un commento