Allo stesso modo preoccupa il futuro del Commissariato di Polizia. Il M5S Sora presentò in proposito un’interrogazione nel 2017, ma l’argomento venne già affrontato nel 2016.
Nel tempo Sora ha perso tanti uffici di istituzioni pubbliche e private. La sveglia, o meglio, l’allarme suona quando oramai è tardi per poter intervenire. Inutile puntare l’indice sull’attuale Amministrazione o su quella precedente, è tutta la classe politica sorana degli ultimi decenni che deve essere messa sotto accusa.
La linea politica tenuta dalle varie amministrazioni sorane è stata caratterizzata da un costante fattore comune: il vivere alla giornata, senza mai preoccuparsi del futuro della città.
I lasciti di tale modo di intendere la politica comunale sono ben testimoniati dalla Ex Tomassi (eredità della Giunta Di Stefano), dalla diga sul Liri (lascito della Giunta E. Tersigni), ma soprattutto dalla totale carenza di pianificazione e programmazione. Le buche nelle strade che percorriamo oggi, l’illuminazione pubblica fatiscente, i giochi pericolanti per i bambini nei parchi trascurati, i marciapiedi ridotti ad un percorso ad ostacoli, i ponti che crollano per mancata manutenzione, le strade che si allagano, trovano la loro genesi nella palese incapacità di chi ha amministrato la città.
Compito della politica è lavorare pensando alla Sora del futuro, a come dovrà essere tra 20 o 30 anni, per rispondere alle esigenze di tutte le fasce e categorie della popolazione, dai giovani agli anziani, dalle famiglie alle imprese.
Sora è stata vittima di una classe politica miope e inadeguata che senza cercare alcuna alternativa, in particolare, in tema di edilizia scolastica ha preferito lo strumento della locazione di immobili privati sostenendo ingenti canoni per oltre un trentennio.
Oggi ci si lamenta per la dipartita della sede dell’INPS, ma occorre fin da subito gettare le basi per riportarla in città.
A nostro avviso è necessario risolvere i problemi delle sedi delle varie istituzioni programmando la realizzazione di un polo amministrativo con cui ridurre spazi e costi in un'ottica di maggiore efficientamento. Un punto di partenza potrebbe essere la realizzazione di un “Federal Building”.
È sufficiente prendere spunto da altre città, ad esempio Chieti (si veda: http://www.diamovalorealpaese.agenziademanio.it/opencms/it/investimenti/federal-building/Chieti-il-primo-Federal-Building-in-Italia/) che ha coinvolto ben 22 uffici nel piano complessivo di razionalizzazione e accorpamento di uffici pubblici, con i conseguenti benefici per gli utenti. Un tale progetto va ovviamente programmato e richiede tempo, ma intanto è doveroso iniziare a discuterne. Al riguardo il M5S presenterà nei prossimi giorni una proposta di mozione.
Sora può scegliere tra piangersi addosso oppure alzare la testa e ripartire.
Il “Federal Building” può essere un progetto in grado rilanciare la città e la sua immagine a livello provinciale facendola assurgere ad esempio da imitare. Sora deve anticipare i tempi e non subire gli eventi.
Rimbocchiamoci le maniche e lavoriamo per far risplendere Sora e lasciare una città modello alle prossime generazioni.
Con l’occasione si porgono cordiali saluti.
Sora, 2 novembre 2018
Il Portavoce M5S
Fabrizio Pintori
Nessun commento:
Posta un commento