Il malcontento è palpabile tra coloro che in passato installarono l’insegna o dei mezzi pubblicitari nel pieno rispetto delle norme vigenti. Questa sanatoria voluta dall’Amministrazione De Donatis è stata percepita, proprio da chi ha fatto tutto in regola per mettere un’insegna, come l’ennesimo balzello da sopportare in un periodo di grave e prolungata crisi economica. Inoltre, più di qualche esercente ha fatto notare – giustamente – che la documentazione di chi ha espletato la pratica per la pubblicità in passato dovrebbe già essere in possesso del Comune.
È chiaro che la situazione attuale è frutto o meglio la somma dell’operato delle varie amministrazioni comunali che si sono succedete nel tempo, compresa ovviamente l’Amministrazione de Donatis.
Non risulta che siano mai stati fatti periodici controlli a tappeto sul territorio contro il proliferare delle insegne e delle pubblicità abusive, e chi ne ha pagato le conseguenze sono stati in primis i cittadini onesti, il decoro urbano ed anche le casse comunali che in passato avrebbero potuto ricevere maggiori introiti grazie all’imposta sulla pubblicità o ai proventi delle sanzioni per le insegne e gli impianti pubblicitari abusivi.
In questa vicenda stupisce il totale ed assordante silenzio della Consulta del Commercio la cui convocazione sarebbe stata sicuramente opportuna.
Quello che non deve stupire, invece, è la necessità di fare cassa. Necessità della quale evidentemente l’Amministrazione De Donatis si è accorta nello scorso mese di marzo. Non è un caso che sia le modifiche il Regolamento sulla pubblicità e le pubbliche affissioni che la Delibera di Giunta con la quale sono state aumentate le tariffe dell’asilo nido comunale risalgono a quel periodo. Eppure un segnale significativo sarebbe stato quello di rinunciare al superfluo e non strettamente necessario, ad esempio lo Staff del Sindaco o i due Dirigenti considerato che comuni paragonabili a Sora, come Alatri, non hanno dirigenti. Purtroppo, alla resa dei conti chi paga è sempre il contribuente sorano.
Sarebbe stato sufficiente amministrare Sora con maggiore diligenza ed oculatezza e predisponendo un numero superiore di controlli per stanare i furbetti delle insegne, piuttosto che assumere provvedimenti che coinvolgono anche le persone oneste.
Con l’occasione si porgono cordiali saluti.
Sora, 1 ottobre 2018
Il Portavoce
Fabrizio Pintori
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