Nel Consiglio Comunale del 4 ottobre scorso è stato discusso e, purtroppo, rigettato un Ordine del Giorno del M5S Sora con il quale si voleva impegnare l’Amministrazione a richiedere i dati sulle cause di mortalità al Dipartimento di Epidemiologia (DEP) della Regione.
In quell’occasione, il M5S ha fatto presente che era necessario rivolgersi al Dipartimento di DEP perché il registro tumori non era in funzione ed anche perché vi sono cause di decesso non riconducibili ai soli tumori.
Il Consigliere di maggioranza Vinciguerra ha sostenuto, invece, che il Registro Tumori dell’A.S.L. funziona. Al riguardo è sufficiente vedere il video del Consiglio Comunale disponibile sul canale youtube di ITR (dal min. 24’17” al min. 25’32”) per sentire pronunciare queste parole: “(…) Quindi a tutti gli effetti la nostra ASL ha un registro tumori. E ancora di più, ha un Dipartimento a cui fa riferimento e ha un gruppo di colleghi, medici, infermieri e tecnici che hanno l’obbligo di verificare, trascrivere e quindi informare le persone che ne fanno richiesta. È chiaro che già questa presenza, questa attività, che l’ASL sta svolgendo da quasi un anno ormai, porta a delle cifre e porta a dei riscontri epidemiologici e di conseguenza anche di prevenzione. Mi dispiace dirlo ma l’epidemiologia sia fa con i numeri, e si fa con i numeri precisi, l’ASL ha due strutture che fanno queste cose e dà precisamente tutte quante le informazioni (…)”.
Se lo dice lui che, oltre ad essere Consigliere Comunale, ricopre il ruolo di presidente della commissione speciale sanità sarà vero.
Chi è il M5S Sora per contrastare quanto detto dal Consigliere Vinciguerra, pilastro del PD sorano?
Tuttavia la tesi sostenuta dal M5S Sora non sembra del tutto destituita di fondamento. Infatti, a suo sostegno sia consentito estrapolare un’intervista rilasciata dalla responsabile del Registro Tumori dell’A.S.L., pubblicata sulle colonne del quotidiano il Messaggero del 20 settembre 2018. Il titolo dell’articolo è: “Registro tumori al palo, ci lavorano solo due persone” nel sottotitolo riporta: “Le criticità riferite dalla responsabile del servizio che, da sola, si occupa dell’inserimento di migliaia di dati. L’equipe decimata”.
L’articolo è emblematico: “La sua attivazione, negli ultimi mesi, è stata data di volta in volta per imminente. Come è andata a finire? Sebbene il lavoro gigantesco e l’urgenza sotto il profilo sanitario, a lavorarci sono soltanto in due. Proprio così due persone: la responsabile del servizio e un’infermiera. Questo il destino riservato al Registro Tumori. A raccontarci, in maniera dettagliata la situazione è una fonte che più autorevole non si può: la Responsabile dell’Unità funzionale, la dottoressa Sonia Iannone (….) prosegue la dottoressa <<solo due unità, la scrivente e un’infermiera, fanno parte dell’unità funzionale, inoltre l’unica persona abilitata ad accedere alla piattaforma (messa a disposizione dal dipartimento di epidemiologia regionale) e a svolgere l’intero lavoro di codifica dei dati è solo la sottoscritta>> (…) il Registro Tumori dovrebbe essere accreditato nel 2019 partendo, spiega ancora la Iannone, da una base di dati riguardanti gli anni 2013, 2014 e 2015 da consegnare entro la fine dell’anno in corso. (…) È chiaro che, con solo due persone (di cui una solo con le competenze per l’inserimento dei dati) si tratta di un’impresa impossibile, anche perché aggiunge la Iannone, <<non esistendo una struttura (unità operativa) dedicata, il personale deve svolgere anche altri compiti relativi ai Servizi di appartenenza. (…)>> Alla luce di questa grave situazione, che di fatto rende impossibile in tempi certi l’attivazione del registro tumori le associazioni “CIVIS” e “Medici di Famiglia per l’Ambiente” (…) hanno offerto all’A.S.L., a titolo gratuito, le proprie competenze per portare avanti il lavoro”.
In un altro articolo intitolato “Registro Tumori, la carica delle associazioni frusinati” e pubblicato dal quotidiano L’Inchiesta in data 26 settembre 2016, ben 26 (ventisei) associazioni hanno sottoscritto un appello rivolto all’A.S.L. per chiedere un incontro per affrontare i problemi relativi al ritardo e alla lentezza nell’attuazione del Registro Tumori.
Oltre alla lodevole proposta delle Associazioni “CIVIS” e “Medici di Famiglia per l’Ambiente”, si deve sottolineare e dare merito che anche il Consigliere Comunale Di Mambro del Comune di Cassino sta sostenendo da svariato tempo la battaglia sull’attuazione del Registro Tumori.
Inoltre, sempre in data 26 settembre 2018, sulle colonne del quotidiano Ciociaria Oggi è stato pubblicato un articolo dal titolo “Il Registro Tumori si farà” - L’Assessore regionale D’Amato rassicura per la realizzazione della piattaforma (…).
Infine, ultimo ma non ultimo, il Consigliere Regionale del M5S Marcelli come risulta da un articolo pubblicato in data 20 giugno 2018 sul quotidiano L’Inchiesta aveva chiesto, insieme al Consigliere Regionale Pirozzi, chiarimenti in merito ai ritardi accumulati per rendere operativo il Registro Tumori.
Dopo aver riportato quanto pubblicato dai quotidiani, non resta che porre un interrogativo alla cittadinanza: “chi ha ragione? Il Consigliere dott. Augusto Vinciguerra oppure la Responsabile del Registro Tumori, i Consiglieri Regionali, l’Ass. CIVIS, l’Ass. Medici di Famiglia per l’Ambiente, le altre 26 Associazioni ed il Consigliere Di Mambro di Cassino?”
Con l’occasione si porgono cordiali saluti.
Sora, 11 ottobre 2018
Il Portavoce
Fabrizio Pintori
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