Domani nel Consiglio Comunale si discuterà la proposta di delibera sulla riqualificazione della ex Tomassi. Sora attende da anni che si ponga la parola fine a questa vicenda che si trascina da decenni e si restituisca il dovuto decoro alla città rilanciandone l’immagine, attraverso la realizzazione di opere utili che possano rappresentare un valido investimento ed un volano per la crescita economica.
Gli immobili realizzati nell’area dell’ex Tomassi rappresentano una sorta di ferita per il tessuto urbanistico della città. Si stagliano imponenti sul profilo di Sora, visibili da qualsiasi angolazione, ma costituiscono un monumento al nulla, un vuoto che da troppi anni chiede di essere riempito di funzioni al servizio della nostra città.
Per tacere dell’impatto che hanno avuto anche sulle casse del Comune. Il riferimento è alla vicenda del debito fuori bilancio di 1.200.000 euro che è stato riconosciuto dall’Amministrazione comunale a copertura del compenso vantato dalla ditta appaltatrice che, per conto del proprietario dell’area, ha eseguito le opere a scomputo degli oneri di urbanizzazione senza ottenere il pagamento dei lavori eseguiti.
Di fronte alla pluridecennale vicenda dell’ex Tomassi i cittadini sorani vogliono sapere se ci troviamo di fronte ad un progetto imprenditoriale chiaro e supportato da un valido business plan o se si tratti di una prospettiva nebulosa e dell’ennesimo passaggio interlocutorio.
La città è stanca di ascoltare l’ennesimo annuncio da campagna elettorale e vuole garanzie sul completamento dell’opera.
Già nel 2018 l’Amministrazione De Donatis ha approvato un “Protocollo d’Intesa” con la Regione ed il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti che è rimasto lettera morta.
Dalla lettura degli atti in vista del prossimo Consiglio Comunale sorgono più dubbi che certezze sulla buona riuscita della riqualificazione. Infatti, si scopre che gli immobili della ex Tomassi saranno acquistati da una società della quale non si conosce il nome. Infatti, è riportato di: <<(…) prendere della proposta formulata dalla società MEDIL SERVIZI S.r.l. (…) con la quale si manifesta: l’interesse per la ripresa e lo sviluppo integrale del progetto (…) denominato Centro Commerciale Serapide di Sora in qualità di proponente del progetto in questione per il tramite di una nuova società che ha intrapreso l’attività di acquisizione dell’immobile in argomento (…)>>.
Al momento, al di là della trasformazione dell’immobile esistente in cittadella della scuola, sulla cui reale fattibilità intendiamo ricevere maggiori informazioni dall’Amministrazione De Donatis, il Consiglio comunale non è stato informato sul piano di investimento e di gestione dell’intero complesso immobiliare che il nuovo acquirente intenderebbe realizzare. Sarebbe stato invece opportuno sottoporre al vaglio del Consiglio almeno le linee generali di tale piano per capire come potrà una società od un consorzio rientrare dai costi dell’investimento che (si presume) potrebbero ammontare a milioni di euro ed ottenere un congruo livello di redditività. L’unica certezza è che vi sarà la possibilità di utilizzare i benefici sulla rigenerazione urbana che incentiva gli interventi per il miglioramento sismico e l’efficientamento energetico degli edifici. Tali incentivi saranno sufficienti per fornire un’adeguata stabilità economica al progetto? Inoltre, la proposta riporta l’intenzione – non certo innovativa – di realizzare un’attività di grande distribuzione alimentare di circa 2500 m2. Forse nessuno si è accorto che proprio vicino alla ex Tomassi è stata aperta una struttura simile.
Sarebbe stato, altresì, ragionevole verificare la solidità economico-finanziaria dei proponenti. Da una ricerca effettuata sul web risulta che la Medil Servizi Srl nell’anno 2018 riporta un range di fatturato di meno di 300.000 €, con una diminuzione del 35,72% rispetto al 2016 (fonte: https://www.informazione-aziende.it/Azienda_MEDIL-SERVIZI-SRL).
Infine, con la delibera il Consiglio dovrebbe prendere atto: <<della necessità di approfondire il confronto con detto Operatore Economico in ragione dell’interesse pubblico prevalente alla riqualificazione urbanistica dell’area (…) ed alla realizzazione della “Cittadella della Scuola>>. Quest’ultima frase dimostra che si è solo in una fase preliminare e che ci vorrà tempo prima la ex Tomassi possa essere finalmente riqualificata.
L’auspicio è quello di non trovarsi di fronte ad un espediente di natura elettoralistica, ma ad un progetto serio nonostante la delibera che sarà sottoposta al voto del prossimo Consiglio comunale non offra molte certezze.
Su un punto il M5s Sora sarà irremovibile: evitare di rivivere quanto già accaduto in passato.
Con l’occasione si porgono cordiali saluti.
Sora, 7 giugno 2020
Il Portavoce
Fabrizio Pintori
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