mercoledì 29 gennaio 2020

Disservizi nella biblioteca comunale: c’è la volontà politica di risolvere i problemi?


La biblioteca comunale non è un posto adatto per lo studio.
Da tempo chi frequenta le sale della biblioteca comunale ha sollevato il problema di poter accedere ad internet e delle sale studio fredde perché non sufficientemente riscaldate. Molti studenti hanno sollecitato l’Amministrazione ed hanno avviato una raccolta firme, ma tutto sembra fermo.
Al momento le attuali postazioni informatiche – poche delle quali funzionanti – che  permettono di accedere ad internet non sono sufficienti a soddisfare le esigenze di chi frequenta la biblioteca. La soluzione è semplice ed anche economica installare il servizio Wi-Fi con un modem-router che permetterà l’accesso alla rete ad un numero di persone molto più elevato.
È opportuno ricordare che la cultura non è solo qualche sagra o qualche manifestazione musicale, è innanzitutto mettere le persone – soprattutto gli studenti – nelle condizioni di poter accedere alla conoscenza, mettendo a disposizione non solo libri di testo, ma anche ambienti confortevoli e strumenti come il Wi-Fi per poter svolgere delle ricerche sul web.
La cultura è il motore della società, quando si verificano dei problemi nella biblioteca di dovrebbe intervenire tempestivamente e non lasciar correre il tempo.
Si è consapevoli che il bilancio del Comune deve essere ancora approvato e che pertanto si deve tenere conto dei cosiddetti “dodicesimi” per poter fare delle spese, tuttavia considerando che almeno i costi per fornire di rete Wi-Fi la biblioteca sono veramente irrisori (basta vedere le varie offerte commerciali comprensive di modem e router), la domanda che si pone è: c’è la volontà politica di intervenire per risolvere fornire questo servizio agli studenti?
Mentre per quanto riguarda il riscaldamento si chiede: se d’inverno non si riscaldano adeguatamente le sale studio, quando si devono riscaldare? d’estate?
Sembra che la cultura non sia un tema sentito da chi amministra, eppure c’è un Assessore al quale è stata assegnata la delega. Probabilmente sarà in altre faccende affaccendato per occuparsene.
Purtroppo, si deve constatare che Sora è una città dove gli interventi ordinari sono diventati straordinari, basti pensare alla pubblicità data alla notizia del ripristino dei semafori Lungoliri. In molti sono impegnati a pensare ai “grandi” progetti, ma nessuno cura quello che dovrebbe rappresentare la principale attività di un’amministrazione garantire i servizi esistenti e fare interventi di manutenzione costante.
Con l’occasione si porgono cordiali saluti.

Sora, 29 gennaio 2020

Il Portavoce
Fabrizio Pintori

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