La
biblioteca comunale non è un posto adatto per lo studio.
Da
tempo chi frequenta le sale della biblioteca comunale ha sollevato il problema di
poter accedere ad internet e delle sale studio fredde perché non
sufficientemente riscaldate. Molti studenti hanno sollecitato l’Amministrazione
ed hanno avviato una raccolta firme, ma tutto sembra fermo.
Al
momento le attuali postazioni informatiche – poche delle quali funzionanti – che
permettono di accedere ad internet non
sono sufficienti a soddisfare le esigenze di chi frequenta la biblioteca. La
soluzione è semplice ed anche economica installare il servizio Wi-Fi con un
modem-router che permetterà l’accesso alla rete ad un numero di persone molto
più elevato.
È
opportuno ricordare che la cultura non è solo qualche sagra o qualche
manifestazione musicale, è innanzitutto mettere le persone – soprattutto gli
studenti – nelle condizioni di poter accedere alla conoscenza, mettendo a
disposizione non solo libri di testo, ma anche ambienti confortevoli e strumenti
come il Wi-Fi per poter svolgere delle ricerche sul web.
La
cultura è il motore della società, quando si verificano dei problemi nella
biblioteca di dovrebbe intervenire tempestivamente e non lasciar correre il
tempo.
Si è
consapevoli che il bilancio del Comune deve essere ancora approvato e che
pertanto si deve tenere conto dei cosiddetti “dodicesimi” per poter fare delle
spese, tuttavia considerando che almeno i costi per fornire di rete Wi-Fi la
biblioteca sono veramente irrisori (basta vedere le varie offerte commerciali comprensive
di modem e router), la domanda che si pone è: c’è la volontà politica di
intervenire per risolvere fornire questo servizio agli studenti?
Mentre
per quanto riguarda il riscaldamento si chiede: se d’inverno non si riscaldano
adeguatamente le sale studio, quando si devono riscaldare? d’estate?
Sembra
che la cultura non sia un tema sentito da chi amministra, eppure c’è un
Assessore al quale è stata assegnata la delega. Probabilmente sarà in altre
faccende affaccendato per occuparsene.
Purtroppo,
si deve constatare che Sora è una città dove gli interventi ordinari sono
diventati straordinari, basti pensare alla pubblicità data alla notizia del
ripristino dei semafori Lungoliri. In molti sono impegnati a pensare ai
“grandi” progetti, ma nessuno cura quello che dovrebbe rappresentare la
principale attività di un’amministrazione garantire i servizi esistenti e fare
interventi di manutenzione costante.
Con
l’occasione si porgono cordiali saluti.
Sora,
29 gennaio 2020
Il Portavoce
Fabrizio Pintori
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