sabato 11 gennaio 2020

Farmacia comunale: liquidazione in salita e utili bruciati?


La medicina somministrata dall’Amministrazione De Donatis alla Farmacia Comunale potrebbe produrre effetti collaterali anche gravi.
Oggi si è tenuta l’assemblea dei soci che, in attuazione della delibera n. 92/2019 del Consiglio Comunale, doveva mettere in liquidazione la “Farmacia Comunale S.r.l.” e nominare il liquidatore, tuttavia sembra che sia saltato tutto e che l’assemblea sia stata
rinviata. Al riguardo, si deve osservare che appare difficile dare attuazione ad una delibera che, tra i vari atti, trova fondamento anche in un’altra delibera, a tutt’oggi non ancora pubblicata sull’albo pretorio e quindi non esecutiva. Il provvedimento in parola è quello con il quale il Consiglio ha stabilito di scegliere il modello “in house” per gestire la Farmacia.
Purtroppo, vi sono ulteriori problemi. La delibera 92/2019 si presta ad essere impugnata. Infatti, disponendo la liquidazione di una società, partecipata dal Comune al 51%, essa comporta riflessi, se non diretti, certamente indiretti sulla situazione economico-finanziaria o sul patrimonio dell'Ente, pertanto doveva essere inserito nella stessa delibera il parere di regolarità contabile che invece manca.
A causa di tali criticità si può, quindi, affermare che i tempi della liquidazione non saranno brevi, come auspicato dall’Amministrazione De Donatis. Dopotutto se sono mancati i voti di due consiglieri di maggioranza per rendere immediatamente esecutive le delibere o mancano dei pareri di regolarità si può solo affermare che: “Chi è causa del suo mal pianga se stesso”.
Nonostante i già vistosi problemi, non finisce qui.
La cattiva gestione della vicenda della Farmacia potrebbe avere ripercussioni ben più gravi. Il licenziamento dei dipendenti era diventato esecutivo il 31 dicembre scorso, mentre la posticipazione della data di licenziamento è avvenuta ai primi gennaio. Questo fatto potrebbe costringere la Farmacia Comunale S.r.l. a corrispondere cospicue indennità in favore dei dipendenti che hanno impugnato il licenziamento. Se ciò dovesse avvenire, di fatto, si correrebbe il rischio di bruciare gli utili che la Farmacia potrebbe produrre in un anno, oltre a determinare un grave danno erariale.
Tutta la situazione è nata male a causa di errori sia nel metodo che nel merito. Nel metodo la decisione è tardiva, in quanto assunta solo alla fine del 2019 sprecando un anno di tempo. Nel merito è inopportuna perché è stata scelta la gestione “in house”.
Come scritto in precedenza l’Amministrazione De Donatis si è incartata, ed al momento sembra che la matassa da dipanare sia sempre più aggrovigliata. Purtroppo a pagarne le conseguenze saranno ancora una volta i sorani.

Con l’occasione si porgono cordiali saluti.

Sora 11 gennaio 2020
Il Portavoce
Fabrizio Pintori


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