L’azione amministrativa
espressa dalla maggioranza guidata dal Sindaco De Donatis non è mai stata
eccelsa, anzi tutt’altro, spesso è stata un’azione molto carente soggetta a
forti critiche, come purtroppo si sono accorti molti sorani. Tuttavia, come
recita un adagio: <<non c’è mai fine al peggio>>. Infatti, sembra
che per giustificare la mancata apertura della Farmacia Comunale ne sia stata
disposta la chiusura per ferie.
Se la notizia fosse
fondata sarebbe alquanto curiosa, ma soprattutto pericolosa per chi ha
apposto
la propria firma su un tale atto.
Innanzitutto, si deve
far notare che il personale dipendente è stato licenziato, quindi in teoria non
ci sarebbe nessuno da collocare in ferie.
In secondo luogo, la
chiusura per ferie di una farmacia non è una pratica amministrativa che può
essere decisa sic et simpliciter in poco tempo. Basti evidenziare che devono essere coinvolti,
con mesi di anticipo, sia l’Ordine dei Farmacisti che l’A.S.L..
Infine, chi ha
(eventualmente) firmato la chiusura per ferie corre il rischio concreto di
esporsi ad eventuali ricorsi davanti al giudice del lavoro da parte dei
dipendenti licenziati, che potrebbero agire in giudizio per licenziamento
ingiustificato o illegittimo, proprio perché con un atto successivo vengono
posti in ferie obbligatorie per chiusura della Farmacia. In caso di esito
favorevole ai lavoratori, colui che ha disposto la chiusura della farmacia per
ferie potrebbe essere condannato a pagare delle somme elevate in favore dei
dipendenti.
A
questo si aggiunga che le due delibere inerenti la Farmacia Comunale, approvate
nel Consiglio del 23 dicembre scorso, non brillano per solidità e prestano il
fianco a eventuali ricorsi.
In altre parole, sulla
Farmacia Comunale l’Amministrazione De Donatis si è incartata, ma di questo
fatto può accusare solo se stessa, poiché pur avendo un ampio margine di tempo
– tutto il 2018 – per adottare le decisioni che ne riguardavano il futuro e
scongiurare l’ipotesi di una chiusura temporanea, si è ridotta all’ultimo
momento ed il risultato è sotto gli occhi di tutti: la farmacia è chiusa e non
si sa quando riaprirà. Eppure in passato più volte il M5S Sora aveva messo in
guardia l’Amministrazione invitandola ad agire per tempo. Invece, la
maggioranza è andata avanti per la sua strada sostenendo che passando da una
società partecipata pubblico/privata ad una “in house”, vale a dire interamente pubblica,
l’intero iter si sarebbe concluso entro il 31 dicembre.
Ora
il tempo è scaduto e con la fretta si possono commettere altri e gravi errori.
È noto che l’azione
politica si misura in base ai risultati concreti portati in favore dei
cittadini. In questo caso il risultato è negativo, e va ad aggiungersi ad una
lunga lista della quale se ne citano alcuni: la perdita del finanziamento già
erogato per riqualificare l’ex scuola di S. Giorgio; la gara sull’illuminazione
pubblica che vede l’Ente citato dinanzi al TAR per non averla né portata a
termine né revocata; la mancata individuazione di una nuova sede per il liceo
artistico; l’assenza del Direttore del Museo; il mancato adeguamento a 3.000 posti
del palazzetto dello sport che ha costretto all’esilio a Veroli la squadra di
Volley; i lavori – più volte annunciati e mai iniziati – in via Cellaro.
A
questi mancati risultati fanno da contraltare gli annunci di fine anno del
Sindaco. Il tempo è galantuomo e presto i sorani sapranno se agli annunci
seguiranno i fatti. Il Primo Cittadino può comunque consolarsi, infatti le
precedenti Amministrazioni non hanno certo lasciato particolari buoni ricordi,
addirittura c’è chi tempo fa fece realizzare un doppio ampliamento al cimitero,
co me se non ci fossero costi da sostenere.
Con
l’occasione si porgono cordiali saluti.
Sora,
2 gennaio 2020
Il Portavoce
Fabrizio Pintori
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