giovedì 2 gennaio 2020

Farmacia comunale: personale licenziato o in ferie?


L’azione amministrativa espressa dalla maggioranza guidata dal Sindaco De Donatis non è mai stata eccelsa, anzi tutt’altro, spesso è stata un’azione molto carente soggetta a forti critiche, come purtroppo si sono accorti molti sorani. Tuttavia, come recita un adagio: <<non c’è mai fine al peggio>>. Infatti, sembra che per giustificare la mancata apertura della Farmacia Comunale ne sia stata disposta la chiusura per ferie.
Se la notizia fosse fondata sarebbe alquanto curiosa, ma soprattutto pericolosa per chi ha
apposto la propria firma su un tale atto.
Innanzitutto, si deve far notare che il personale dipendente è stato licenziato, quindi in teoria non ci sarebbe nessuno da collocare in ferie.
In secondo luogo, la chiusura per ferie di una farmacia non è una pratica amministrativa che può essere decisa sic et simpliciter in poco tempo. Basti evidenziare che devono essere coinvolti, con mesi di anticipo, sia l’Ordine dei Farmacisti che l’A.S.L..
Infine, chi ha (eventualmente) firmato la chiusura per ferie corre il rischio concreto di esporsi ad eventuali ricorsi davanti al giudice del lavoro da parte dei dipendenti licenziati, che potrebbero agire in giudizio per licenziamento ingiustificato o illegittimo, proprio perché con un atto successivo vengono posti in ferie obbligatorie per chiusura della Farmacia. In caso di esito favorevole ai lavoratori, colui che ha disposto la chiusura della farmacia per ferie potrebbe essere condannato a pagare delle somme elevate in favore dei dipendenti.
A questo si aggiunga che le due delibere inerenti la Farmacia Comunale, approvate nel Consiglio del 23 dicembre scorso, non brillano per solidità e prestano il fianco a eventuali ricorsi.
In altre parole, sulla Farmacia Comunale l’Amministrazione De Donatis si è incartata, ma di questo fatto può accusare solo se stessa, poiché pur avendo un ampio margine di tempo – tutto il 2018 – per adottare le decisioni che ne riguardavano il futuro e scongiurare l’ipotesi di una chiusura temporanea, si è ridotta all’ultimo momento ed il risultato è sotto gli occhi di tutti: la farmacia è chiusa e non si sa quando riaprirà. Eppure in passato più volte il M5S Sora aveva messo in guardia l’Amministrazione invitandola ad agire per tempo. Invece, la maggioranza è andata avanti per la sua strada sostenendo che passando da una società partecipata pubblico/privata ad una “in house”, vale a dire interamente pubblica, l’intero iter si sarebbe concluso entro il 31 dicembre.
Ora il tempo è scaduto e con la fretta si possono commettere altri e gravi errori.
È noto che l’azione politica si misura in base ai risultati concreti portati in favore dei cittadini. In questo caso il risultato è negativo, e va ad aggiungersi ad una lunga lista della quale se ne citano alcuni: la perdita del finanziamento già erogato per riqualificare l’ex scuola di S. Giorgio; la gara sull’illuminazione pubblica che vede l’Ente citato dinanzi al TAR per non averla né portata a termine né revocata; la mancata individuazione di una nuova sede per il liceo artistico; l’assenza del Direttore del Museo; il mancato adeguamento a 3.000 posti del palazzetto dello sport che ha costretto all’esilio a Veroli la squadra di Volley; i lavori – più volte annunciati e mai iniziati – in via Cellaro.
A questi mancati risultati fanno da contraltare gli annunci di fine anno del Sindaco. Il tempo è galantuomo e presto i sorani sapranno se agli annunci seguiranno i fatti. Il Primo Cittadino può comunque consolarsi, infatti le precedenti Amministrazioni non hanno certo lasciato particolari buoni ricordi, addirittura c’è chi tempo fa fece realizzare un doppio ampliamento al cimitero, co me se non ci fossero costi da sostenere.

Con l’occasione si porgono cordiali saluti.

Sora, 2 gennaio 2020
Il Portavoce
Fabrizio Pintori

Nessun commento:

Posta un commento