Si deve ricordare che nel mese di ottobre la Corte d’Appello di Roma ha rigettato l’appello proposto dal Comune di Sora avverso la sentenza del giudice del lavoro del Tribunale di Cassino con la quale – in accoglimento delle richieste dei Lavoratori Socialmente Utili – l’Ente era stato condannato a reintegrarli nel posto precedentemente occupato, con le medesime mansioni e qualifiche nonché al versamento di un’indennità risarcitoria parametrata alla retribuzione globale di fatto medio tempore maturata.
Il M5S Sora chiese ed ottenne che l’argomento venisse affrontato in seno alla I Commissione Consiliare, che oltre ad occuparsi del Bilancio, fra le varie materie di competenza, si occupa del Personale . Tuttavia, le risposte ottenute in tale sede non hanno contribuito ad eliminare tutti i dubbi in merito al futuro dei lavoratori. Infatti, era emerso che la posizione dell’Amministrazione era quella di approfondire la vicenda e valutare se ricorrere in Cassazione.
A distanza di tempo, si è ritenuto opportuno puntare nuovamente i riflettori sulla vicenda sia per offrire finalmente delle certezze ai lavoratori sul loro futuro, che per il fatto che la pronuncia giudiziale che impone il reintegro dispone, altresì, il versamento di un’indennità risarcitoria. Tale indennità, che non risulta sia stata ancora quantificata, potrebbe dar vita ad un nuovo debito fuori bilancio che, fermo restando l’individuazione delle eventuali responsabilità per danno erariale, andrebbe a gravare sulle casse comunali.
I Lavoratori Socialmente Utili hanno vissuto in questi anni un vero e proprio calvario, forse causato dal modo in cui la classe politica sorana ha gestito la situazione. Un modo di affrontare il problema che potrebbe lasciare in eredità alla città un ennesimo debito fuori bilancio.
Purtroppo, questi sono i lasciti che la classe politica ha “donato” a Sora.
Con l’occasione si porgono cordiali saluti.
Sora, 8 febbraio 2019
Il Portavoce
Fabrizio Pintori
Nessun commento:
Posta un commento