L’inquinamento elettromagnetico è un problema troppo spesso sottovalutato. Basta partire dalla semplice considerazione che non tutti sono consapevoli che a casa, a lavoro o all’aperto, ogni giorno le onde elettromagnetiche emesse dalle apparecchiature di uso quotidiano attraversano il corpo umano, si pensi ai cellulari, ai modem Wi-Fi. Tuttavia, anche evitando l’uso di queste apparecchiature non è possibile sottrarsi all’esposizione del segnale emesso dalle antenne per la trasmissione delle comunicazioni radioelettriche.
Al giorno d’oggi le persone sono soggette ad un’esposizione quasi ininterrotta all’inquinamento elettromagnetico e nessuno si accorge di questo insidioso fenomeno, in quanto l’inquinamento elettromagnetico non ha odore e colore, come ad esempio l’inquinamento da idrocarburi. Tuttavia, l’esposizione prolungata nel tempo potrebbe comportare dei rischi per la salute. Infatti, gli studi scientifici più recenti hanno messo in risalto l’impatto sulla salute umana dell’esposizione ai livelli di radiazioni a radiofrequenza (RFR) prodotti da ripetitori e trasmettitori per la telefonia mobile, ed hanno constatato aumenti statisticamente significativi nell’incidenza dei tumori maligni e dei tumori rari delle cellule nervose del cuore (si veda il link: www.ramazzini.org/comunicato/ripetitori-telefonia-mobile-listituto-ramazzini-comunica-gli-esiti-del-suo-studio/).
Recentemente il problema dell’elettrosmog aveva suscitato una certa preoccupazione per l’installazione di un traliccio per antenne di trasmissione in via Croce Branca e di un secondo traliccio da costruire in via Cellaro. Proprio per cercare di fornire un’adeguata informazione e tenera alta l’attenzione sul tema è stato organizzato il convegno a Sora.
Si inviata la cittadinanza a partecipare.
Con l’occasione si porgono cordiali saluti.
Sora, 18 febbraio 2019
Il Portavoce
Fabrizio Pintori
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