Movimento 5 Stelle Sora
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Associazione
VERDE LIRI
STORIA,
ARTE, CULTURA
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C O M
U N I C A T O S T A M P A
E' stata tenuta celata per mesi, la
notizia che la Regione Lazio per mezzo della Direzione
Regionale Risorse Idriche e Difesa del Suolo ha ordinato al Comune di Sora la demolizione della traversa mobile sul fiume Liri (la cosiddetta diga) a monte del Ponte Vaughan, nel centro cittadino.
Regionale Risorse Idriche e Difesa del Suolo ha ordinato al Comune di Sora la demolizione della traversa mobile sul fiume Liri (la cosiddetta diga) a monte del Ponte Vaughan, nel centro cittadino.
L'opera costruita tra il 2014 ed il 2015 con fondi Europei e Comunali per un costo complessivo di circa € 500.000 è stata al centro di un'intensa diatriba che ha coinvolto la Regione, il Comune di Sora, gli scriventi ed altre Associazioni locali contrari alla realizzazione dell'opera.
Nell'estate 2015 la Magistratura per
iniziativa della Regione Lazio veniva interessata ad indagare per riscontrare
eventuali illeciti edilizi e anomalie progettuali, giungendo, infine al
sequestro. Nonostante ciò, la stessa Regione Lazio, in maniera alquanto
discutibile, rilasciava la concessione.....
demaniale, subordinata ad una serie
notevole di disposizioni e varianti al progetto al fine di limitarne le
problematiche di sicurezza idraulica e compatibilità ambientale; saranno proprio
queste varianti non realizzate ad essere contestate successivamente dall'Ente
Regionale.
In primo luogo, l'Agenzia Regionale
di Difesa del Suolo (ARDIS) riscontrando, a suo giudizio, in sede di
sopralluogo presso l’impianto importanti carenze e difformità tecniche, ha
proceduto alla revoca del provvedimento di nulla-osta per la concessione demaniale
in favore del Comune di Sora con lettera del 14 dicembre 2015.
In
seguito, con lettera del 4 gennaio u.s. l’ARDIS ha emesso l’ordinanza di
demolizione totale della traversa mobile, motivandola: “…. al fine della tutela del territorio
e della pubblica utilità, in ordine a prevedibili eventi di piena ordinaria e
straordinaria del fiume Liri, di provvedere a proprie spese.........1: completa
demolizione e rimozione sia della struttura di fondazione in conglomerato e
cementizio armato....sia delle strutture in elevazione...”
Infine,
con un documento del 30 marzo u.s., l’Agenzia Regionale ha replicato alle
controdeduzioni del Comune, evidenziando che: “il Comune di Sora destinatario di un provvedimento di
concessione, è incorso in plurime violazioni che contrastano con i doveri
principali imposti in capo al concessionario ….. Il Comune di Sora... quale
soggetto concessionario del bene è, quindi obbligato ad assicurare la piena
funzionalità delle opere e pertinenze idrauliche utilizzate è risultato
inosservante ed inottemperante alle disposizioni date a tutela della privata e
pubblica incolumità.”
Dai
documenti sembra emergere che il Comune di Sora non avrebbe eseguito le opere
aggiuntive richieste dalla Regione Lazio necessarie per garantire una migliore
sicurezza della diga ed evitare che le ondate di piena possano coinvolgere il
territorio circostante.
A
questo atto finale la Regione Lazio è giunta dopo un lungo e controverso iter,
spesso caratterizzato da pareri interlocutori, che ha visto il Comune di Sora
determinato a realizzare l'opera nei tempi previsti anche senza avere prima
ottenuto tutte le autorizzazioni. Al punto che le operazioni di costruzione
della diga sono iniziate senza avere effettuato, all’epoca, la domanda di concessione
demaniale alla Regione. Inoltre, vi è da ricordare che non venne mai effettuata
una Conferenza dei Servizi e neanche la “Verifica di Assoggettabilità alla Valutazione
di Impatto Ambientale”, obbligatoria per gli impianti di questa rilevanza.
Oggi
i nodi vengono al pettine. L'Ente Regionale nel dare la concessione ha indicato
numerose e rigide prescrizioni per completare l'opera, alcune delle quali volte
al miglioramento della trasparenza idraulica compromessa, per ristabilire la
capacità di scorrimento delle acque anche attraverso la costruzione di un
convogliatore per evitare l'accumulo di detriti che possono impedire il regolare
deflusso delle acque durante le piene ordinarie e straordinarie. Tuttavia,
poiché dai controlli effettuati la Regione ha ritenuto che tali opere non solo
non fossero state realizzate, ma che difficilmente potrebbero esserlo
nell’immediato futuro. Pertanto, ha deciso
a pochi mesi dalla concessione di tornare sui propri passi revocando la
concessione, per tutelarsi da eventuali responsabilità derivanti da possibili
eventi calamitosi e propagazione di effetti negativi del ristagno nelle acque
presso la diga di materiali pericolosi
ne decide l'abbattimento.
Si
deve osservare che negli ultimi atti documentali la Regione Lazio – senza mezzi termini – respinge la validità del
progetto della diga, mostrando di temere le eventuali ricadute sul territorio
specialmente quelle inerenti la sicurezza idrogeologica.
Si
confermano così molte delle obiezioni avanzate dagli scriventi, con numerose
lettere, manifestazioni, esposti alla Procura della Repubblica ed alla Corte
dei Conti, interrogazioni regionali e parlamentari.
La
precedente Amministrazione del Comune di Sora, nonostante l’ormai l'esplicita bocciatura
del progetto da parte dell'ARDIS, decise di presentare ricorso al Tribunale
delle Acque. L’auspicio è che venga confermato quanto deciso dagli organi
tecnici regionali competenti sulla materia, per altro molto tecnica e connessa
con gravi problemi di sicurezza e incolumità delle popolazioni.
Infine,
poiché la traversa mobile (diga) è stata criticata, anche dai componenti
dell'attuale Amministrazione, si invita pubblicamente il Comune di Sora, ed in
prima persona il Sindaco, a convenire già da oggi con quanto deciso dall'Ente
Regionale in modo da non gravarsi di responsabilità non proprie ed evitare
ulteriori inutili gravami economici alla città.
Si
esorta, quindi, il Comune di Sora a fissare un crono-programma per la
demolizione dell'opera in sintonia con l'Ente Regionale, nella speranza anche
che la Regione Lazio possa intervenire economicamente per supportare
l'incresciosa incombenza procurata da un progetto del quale la città non aveva
alcun bisogno.
Con
l’occasione si porgono cordiali saluti.
Sora,
19 ottobre 2016
Il Portavoce del M5S
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per l’Associazione Verde Liri
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Fabrizio Pintori
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Loreto Tersigni
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