COMUNICATO STAMPA
Nel
pomeriggio di ieri, come già annunciato nel comunicato stampa datato 8
settembre u.s., è stata inviata al
Comune l’interrogazione relativa all’ordinanza n. 10660, del 4 agosto u.s..
L’auspicio è di ricevere – finalmente – i chiarimenti sollecitati in questi
giorni, soprattutto per quanto concerne i riferimenti normativi precisi posti a
fondamento dell’ordinanza. Infatti, tale provvedimento, per come è stato
impostato, penalizza i cittadini/utenti a vantaggio del gestore idrico, in
quanto produrrà effetti duraturi nel tempo a loro discapito.
Nell’attesa
che la questione venga al più presto discussa in Consiglio Comunale, ed anzi
per poterla affrontare serenamente e poter fornire un apporto costruttivo, si
esorta il Sindaco a revocare in autotutela l’ordinanza.
Con l’occasione si porgono cordiali saluti.
Sora, 11
settembre 2016
Il Portavoce
Fabrizio Pintori
TESTO DELL'INTERROGAZIONE
Al
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Presidente del
Consiglio Comunale
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Avv.
Antonio Lecce
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c/o
Comune di Sora
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Corso
Volsci
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03039
– Sora -
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E p. c.
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Sindaco
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Arch.
Roberto De Donatis
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c/o
Comune di Sora
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Corso
Volsci
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03039
– Sora -
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Oggetto: Ordinanza n. 10660, del 4 agosto 2016 – Interrogazione urgente.
Il sottoscritto Fabrizio Pintori, in qualità Consigliere
Comunale del gruppo M5S, ai
sensi dell’art. art. 10, comma 6 Statuto Comunale e
degli artt. 41 e ss. del Regolamento
del Consiglio Comunale, presenta al Sindaco Arch. Roberto De Donatis la
seguente
I N T E R R O
G A Z I O N E U R G E N T E
Premesso
che:
- l’urgenza è motivata dal fatto che
l’ordinanza n. 10660, del 4 agosto 2016, stabilisce di adempiere entro il 20
settembre p.v.;
- l’articolo 50, del D. Lgs 267/2000,
Testo Unico Enti Locali, nel primo periodo del comma 5 stabilisce che: “In
particolare, in caso di emergenze sanitarie o di igiene pubblica a carattere
esclusivamente locale le ordinanze contingibili e urgenti sono adottate dal
sindaco, quale rappresentante della comunità locale. ….”;
- l’articolo 54, del D. Lgs 267/2000,
Testo Unico Enti Locali, nel primo periodo del comma 4 recita che: “Il
sindaco, quale ufficiale del Governo, adotta, con atto motivato e nel rispetto
dei principi generali dell'ordinamento, provvedimenti contingibili e urgenti al
fine di prevenire e di eliminare gravi pericoli che minacciano l'incolumità
pubblica e la sicurezza urbana….”;
- con l’ordinanza in oggetto, emessa il
4 di agosto u.s., i proprietari (o altri aventi titolo) e gli esercenti in via
Fosca, piazza Mayer Ross, piazza Umberto I e del vicolo S. Francesco (area
oggetto dei lavori dei “Contratti di Quartiere”) vengono obbligati a
provvedere: “….
all’adeguamento degli allacci alla nuova rete idrica con specifico riferimento
alle cassette ed ai contatori …. le spese di adeguamento sono a carico degli utenti ……..” entro il termine del 20 settembre
p.v.;
- nel preambolo dell’ordinanza è scritto
che: “RAVVISATA la necessità
di garantire la fornitura idrica …”;
- nel preambolo dell’ordinanza l’unica
norma posta a fondamento giuridico dell’ordinanza è genericamente il “…decreto legislativo, n. 267 del 18 aprile
2000 Testo Unico delle Leggi sull’ordinamento degli Enti Locali”;
Considerato
che:
- I lavori rientranti nell’ambito dei
“Contratti di Quartiere II” sono soggetti ad un cronoprogramma;
- I presupposti delle ordinanze
contingibili ed urgenti sono rappresentati dalle situazioni di necessità di
carattere eccezionale ed imprevedibile (naturali e non) che non possono essere
affrontate con gli strumenti ordinari offerti dall’ordinamento e che
legittimano la Pubblica Amministrazione ad esercitare poteri extra ordinem. La peculiarità di tali ordinanze è,
infatti, costituita dalla “straordinarietà” la quale consente di superare i
limiti imposti alla normale attività amministrativa al fine di poter
intervenire con immediatezza, prima che la situazione di pericolo divenga non
più risolvibile. Quindi, i presupposti per l’adozione dei provvedimenti de quibus possono essere individuati nell’urgenza,
cioè nella indifferibilità dell’atto, nella contingibilità, ovvero nella straordinarietà
(accidentalità) e imprevedibilità dell’evento, nella temporaneità degli effetti
del provvedimento legata al perdurare dello stato di necessità;
- l’indicato potere di ordinanza
sottintende necessariamente situazioni di pericolo attuale ed effettivo, non
tipizzate dalla legge, la cui esistenza deve essere comprovata da idoneo
accertamento da parte degli organi competenti ed adeguata motivazione;
- non è legittimo ricorrere
all’ordinanza contingibile e urgente sindacale quando il provvedimento, in
relazione alle sue finalità, abbia il carattere della continuità e stabilità di
effetti, trascendendo le finalità del momento, ed appaia destinato a
disciplinare in modo stabile una situazione o un assetto di interessi;
- in relazione al potere discrezionale
della Pubblica Amministrazione, tutte le ordinanze del Sindaco devono essere
anche convenientemente e opportunamente motivate in maniera rigorosa ed
approfondita. Infatti, il potere del sindaco di emanare ordinanze contingibili
e urgenti di cui agli articoli 50, comma 5, e 54, comma 4, del D.Lgs. 267/2000
permette anche l’imposizione di obblighi di fare a carico dei destinatari e,
quindi, l’esercizio di questo potere non
può prescindere dalla sussistenza di un effettivo e concreto pericolo per
l’incolumità pubblica, che deve essere opportunamente motivato con una
istruttoria approfondita (sul punto vedi anche T.A.R. Campania Napoli sezione
V, sentenza 11.05.2007 n.4992);
Premesso quanto sopra, si chiede di conoscere gli elementi di oggettivi
posti a fondamento dell’ordinanza, più precisamente:
1)
si
prega di indicare quale emergenza sanitaria o di igiene
pubblica si doveva fronteggiare con l’ordinanza;
2)
poiché
i lavori oggetto dei Contratti di Quartiere sono soggetti ad un Cronoprogramma
stabilito da tempo. Si prega di indicare quali elementi hanno reso il
provvedimento contingibile ed urgente;
3)
qual
è il grave pericolo che minaccia l'incolumità pubblica e la sicurezza urbana?;
4)
poiché
l’ordinanza produce effetti caratterizzati da continuità e stabilità, che
trascendendo le finalità del momento, essa è destinata a disciplinare in modo
stabile una situazione o un assetto di interessi. Si chiede di sapere perché il
testo dell’ordinanza non è opportunamente motivato con una istruttoria
approfondita;
5)
se
l’ordinanza è stata emanata ai sensi dell’art 50 del TUEL oppure dell’art 54. In
quest’ultimo caso si chiede, inoltre di conoscere la data ed il numero di
protocollo con il quale l’ordinanza è stata inoltrata al Prefetto.
6)
gli
estremi della norma che stabilisce che sia il Comune a garantire la fornitura
idrica;
7)
quale
regolamento idrico vige nel Comune di Sora e con quali atti di approvazione?;
8)
quale
norma consente al Sindaco di obbligare gli utenti del servizio idrico ad
effettuare interventi sul contatore di proprietà acquistato dal Comune e sugli
impianti idraulici interni?.
9) quali sono i “Regolamenti attuativi
comunali” citati tra le normative di settore dal Sindaco nel comunicato stampa
del 6 settembre u.s.?
10)
quali
sono gli estremi precisi dei “Regolamenti attuativi nazionali” citati tra le
normative di settore dal Sindaco nel comunicato stampa del 6 settembre u.s.?
11)
poiché,
nel comunicato stampa del Sindaco, del 6 settembre u.s., è scritto che: “i
cittadini, quando devono riallacciarsi alla nuova rete idrica, devono a proprio
carico assumersi gli oneri in merito di cassette e contatori, …………, bensì si
tratta del puntuale adempimento di obblighi dettati dalla complessa normativa
comunitaria nazionale”. Quali
sono gli estremi precisi della “complessa
normativa comunitaria” citata dal Sindaco?
Ai
sensi dell’art. 43, comma 5, il sottoscritto chiede che il Sindaco risponda in
Consiglio Comunale.
Sora, 10 settembre 2016
Il Consigliere Comunale
Dott. Fabrizio Pintori
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