lunedì 25 maggio 2015

Deposito di scorie nucleari in Provincia di Frosinone? Il silenzio del Ministro e la paura del PD di perdere consenso viste le imminenti elezioni

Frusone (M5S) “Deposito di scorie nucleari in Provincia di Frosinone? Il silenzio del Ministro e la paura del PD di perdere consenso viste le imminenti elezioni”
COMUNICATO STAMPA

Frosinone, 25/05/2015_ “Da qualche mese, sulle testate locali, si è iniziato a parlare di un deposito di scorie nucleari previsto nella provincia di Frosinone. La Sogin, l’ente statale che si occupa di rifiuti nucleari, infatti, avrebbe stilato una lista dei siti di tutta Italia morfologicamente più adatti e avrebbe individuato in pole position proprio la provincia di Frosinone, seguita dalle miniere dismesse del Sulcis ed al terzo posto un sito in Basilicata. L’elenco non è pubblico e sembra non sia possibile recuperarne copia, tutto si svolge nel silenzio assoluto e lontano dagli occhi indiscreti dei cittadini. Occorre ricordare che il Ministero dell’Ambiente e quello dello Sviluppo Economico avrebbero dovuto procedere alla pubblicazione della carta nazionale, entro il 13 aprile, permettendo così la successiva fase di consultazione e condivisione allargata, rendendo note al grande pubblico le aree dove dovrebbe essere costruito il deposito e dando la possibilità, ai cittadini interessati, di muovere osservazioni. Ci si chiede se la motivazione di questo ritardo non sia nella ricaduta, che la notizia potrebbe avere, in termini di consenso e di voto, sul PD di Renzi viste le imminenti elezioni. Forse il silenzio del Ministro, la pubblicazione posticipata e l’apparente immobilità del progetto, sono tutte dinamiche correlate. 


Questa situazione dimostra come questo Governo e i vecchi partiti, come il PD, vedano nei cittadini solo dei distributori di voti e non persone con diritti e doveri, come il diritto alla salute e il dovere di partecipazione. La provincia di Frosinone, già soggetta a una sbagliata politica ambientale che la vede protagonista in una fallimentare gestione dei rifiuti, dove gli abitanti respirano la peggior aria d’Italia, dove si registra un livello d’inquinamento pericolosamente alto, di un sito d’interesse nazionale come la Valle del Sacco, con infrazioni sui depuratori e molto altro ancora, non può addossarsi questo enorme, ennesimo, fardello ambientale.” E conclude - “Lo stato di desolazione ambientale è il frutto del lavoro compiuto dalle amministrazioni, di centrodestra e di centrosinistra, che nel tempo si sono avvicendate sulle poltrone di Comuni, Provincia e Regione. Oggi, quelle stesse poltrone, non hanno il coraggio di parlare di scorie radioattive alla popolazione, per non perdere un pugno di voti. Al peggio non c’è mai fine.”

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