martedì 26 maggio 2015

ASI e COSILAM, ad oggi due carrozzoni inutili, legittimati solo da nomine politiche e politici senza poltrona

“ASI E COSILAM, AD OGGI DUE CARROZZONI INUTILI, LEGITTIMATI SOLO DA NOMINE POLITICHE E POLITICI SENZA POLTRONA” COMUNICATO STAMPA di Luca Frusone, portavoce alla Camera dei Deputati
Frosinone, 26/05/2015_“Siamo stanchi di assistere sempre agli stessi teatrini, sempre alla solita spartizione di poltrone, ma soprattutto non è più accettabile vedere in posizioni strategiche persone scelte da politici o ancor peggio, politici stessi. Se si continua ad avallare questo sistema, non cambierà mai nulla per questo Paese, né tantomeno per questa provincia. 
La nomina di De Angelis a presidenza dell’ASI è assolutamente opinabile, non ci può essere oggettività e trasparenza se un esponente di rilievo del PD sta alla guida di un ente così importante come il Consorzio per lo Sviluppo Industriale di Frosinone.
Come può un politico di un qualunque schieramento, essere a capo di una gestione del genere, senza incappare in un conflitto d’interesse? Per quanto De Angelis dichiari che il PD con questo suo ruolo non c’entri nulla, facciamo davvero molta fatica a credergli. Sarebbe ora di far sì che Consorzi come l’ASI e il COSILAM, Consorzio di Sviluppo industriale del Lazio meridionale voluto all’epoca fortemente da Storace, non siano solo contenitori per assunzioni clientelari, ma che servano realmente a qualcosa e soprattutto, siano amministrati in modo trasparente. È di questi giorni la notizia del “terremoto” che sta investendo il cda del COSILAM, dopo che si è scoperto un bilancio in profondo rosso dovuto proprio alla gestione poco trasparente delle amministrazioni passate, tutte di natura politica. Mi domando a cosa servano questi “carrozzoni”, dati gli scarsi risultati in termini di sviluppo industriale nella nostra provincia, se non a generare debito, un debito che ricade sui cittadini, perché non ci dimentichiamo, che questi consorzi che sono gestiti anche da rappresentanti di Comuni e Regione, vengono finanziati con soldi pubblici. Sarebbe ora di smetterla.
I cittadini non sanno più come andare avanti e sono stanchi di dover pagare la mala gestione dei politici. Bisogna che siano resi pubblici tutti gli investimenti di denaro, tutte le spese di gestione e le possibili consulenze di questi due consorzi.”

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