Comunicato stampa di Luca Frusone, portavoce alla Camera dei Deputati “LA RIFORMA DELLA SCUOLA HA BISOGNO DI PIU’ TEMPO, IL PD DEVE IMPARARE A CONFRONTARSI CON I LAVORATORI.”
« Riforma della “buona scuola” la chiamano quelli del PD, io dico che già nel nome vi è un affronto verso tutti quegli insegnanti che fino adesso avrebbero prodotto, a parere di Renzi, una cattiva scuola. Eppure questa riforma è tutto meno che migliorativa e non sono solo io a pensarlo ma tutti i rappresentanti delle RSU e delle sigle sindacali, presenti all’assemblea organizzata presso l’auditorium delle terme di Pompeo, a cui ho partecipato.
Il PD non tratta adeguatamente il problema ed è per questo che alcuni eletti del territorio sono stati molto contestati. La verità è che ci ritroviamo ad affrontare una riforma che coinvolge migliaia di lavoratori e che stravolgerebbe completamente l’assetto scolastico, senza che il Governo si sia confrontato nella maniera adeguata con tutte le parti sociali e per di più con il Presidente della commissione Cultura, Galan, agli arresti domiciliari. Tutto questo è vergognoso.
Entrando nel merito di alcuni punti del disegno di legge ci sono aspetti che il M5S non può condividere, come quello di trasformare, in nome di una presunta autonomia scolastica, la scuola in un'azienda, guidata da un preside-manager che potrà scegliersi i professori in totale autonomia e a suo completo piacimento. Non sappiamo con quali criteri potrà farlo, ma immaginiamo con quali conseguenze per la libertà di insegnamento dei professori e per la loro autonomia professionale e intellettuale; ancora, i 150 mila precari che il governo aveva promesso di assumere sono diventati 100 mila e non sappiamo ancora se assunti tutti a settembre o spalmati su due anni. Tutti gli altri, prima illusi e poi disillusi, rimarranno a bocca asciutta e la guerra tra poveri, tra i precari di serie A e quelli di serie B, continuerà; i soldi per assumere tutti i precari non ci sono, ma quelli per foraggiare le scuole paritarie sì. È vergognoso, nella riforma c'è spazio pure per gli sgravi fiscali per le famiglie che iscrivono i propri figli in una scuola privata. Per non parlare del fatto che nella riforma ci sono temi fondamentali per la scuola che vengono relegati in un disegno di legge delega: la valutazione dei docenti, il diritto allo studio, la disabilità, persino l'edilizia scolastica. Temi sottratti al confronto con il Parlamento e sul quale il governo, ancora una volta, potrà fare il bello e il cattivo tempo. Questi sono solo alcuni dei motivi per cui noi ci batteremo in aula per dire no a questa riforma.
Spero vivamente che il PD ascolti e soprattutto si confronti seriamente con i lavoratori del comparto scuola, perché la scuola pubblica va difesa, è del futuro del nostro Paese che si sta parlando. »
Nessun commento:
Posta un commento