COMUNICATO STAMPA
La settimana che si
apre è decisiva per conoscere finalmente le sorti del reparto di ortopedia e,
di conseguenza, del “Ss. Trinità”. I nodi verranno finalmente al pettine! Si saprà se quelle di Zingaretti erano
promesse da marinaio oppure no. Tuttavia, è opportuno non dimenticare i dati
attuali: ortopedia è chiusa ed il personale destinato presso altri reparti o
strutture;
pediatria e cardiologia sono a forte rischio; la farmacia
ospedaliera non naviga in buone acque (si ricordi che, in provincia, gli
ospedali che hanno perso la farmacia hanno chiuso nel giro di un anno).
Nato negli anni
settanta l’ospedale doveva essere un punto di riferimento interregionale, un
vero è proprio policlinico, che con l’allora facoltà di medicina, la caserma CAR ed il
Tribunale, sarebbe dovuto essere il volano per
l’economia locale e far sviluppare un importante indotto. Oggi, al contrario,
si rischia di vedere ridotto ai minimi termini l’ospedale, mentre la scuola di
specializzazione per infermieri in parte è già stata traferita a Ceccano. Si
tratta di una prospettiva inaccettabile! Sora ha perso tanti pezzi negli ultimi
decenni, altre città vicine sono riuscite a difendersi, dov’era la classe
politica locale? Perché non ha difeso il proprio territorio? Meritano
ancora la nostra fiducia di elettori?
Nel frattempo prosegue, lento ed inesorabile, lo
smantellamento della sanità pubblica in favore di quella privata, eloquente il
mancato taglio di 58 posti letto in convenzione, non c’è divisione politica che
tenga. Il centrodestra, prima, ed il centrosinistra, ora, non hanno migliorato
la risposta sanitaria sul territorio. Anziché combattere una guerra senza
quartiere contro gli sprechi, si tagliano e colpiscono i servizi.
Ovviamente, per il
bene di tutti gli abitanti del distretto C dell’A.S.L., si spera che la
situazione volga al meglio e le promesse vengano mantenute, purtroppo molti
dubbi sembrano affiorare al riguardo ed è sufficiente fare alcune
considerazioni.
La prima
considerazione è che negli ultimi 25 anni, in un costante gioco del “bastone e
della carota”, vari politici di turno, locali e non, hanno fatto tante promesse
sull’ospedale – poche o nessuna mantenuta – mentre i tagli sono stati reali;
con il passare del tempo sono stati persi reparti, posti letto e personale.
La seconda riguarda il
Presidente della Regione, egli ha promesso che i reparti esistenti saranno
salvaguardati ed in più ha garantito che Sora diverrà un polo oncologico di
rilievo regionale, si
vedrà! Forse la mossa è servita per prendere tempo e far allentare la tensione
alla cittadinanza. Resta vitale una Sua rassicurazione scritta sulla
classificazione del nostro nosocomio come un DEA di I° livello. Comunque, inviare un oncologo, seppur di fama, ma prossimo alla pensione sa tanto di contentino, non sembra un’azione adeguata per gettare le
basi per la nascita – lunga e costosa – di un polo d’eccellenza. Probabilmente,
alla fine si avrà un reparto oncologico che, per un breve periodo, potrà
vantare un luminare come consulente. Inoltre, sono stati promessi – senza
essere minimamente quantificati – importanti investimenti. Sorge una domanda:
con quali soldi si faranno questi “importanti investimenti” se non ci sono neanche
quelli per rinnovare i contratti dei medici? Un’altra domanda alla quale
nessuno risponderà è: perché nell’incontro con i sindaci, al quale ha partecipato
il Prefetto, il Presidente Zingaretti ha indicato una strada che il Direttore
Generale dell’A.S.L. non sembra percorrere? è un gioco delle parti? Se così fosse, per favore risparmiatevelo e
dimettetevi.
Non si dimentichi il
discorso delle deroghe del personale applicato su base regionale a discapito
delle province, con conseguente aggravamento della situazione della sanità
locale.
Ormai il progetto del
PD, in regione, sembra
puntare su una sanità provinciale “bipolare” con Frosinone e Cassino, ospedali
principali, e Sora ed Alatri come strutture di supporto per la lungo degenza. Con
buona pace del nosocomio sorano che forse avrà un repartino civetta in più. Di questo passo, magari, trasferiranno anche il
Distretto Sanitario, forse ad Isola del Liri, chissà!
In tutto questo il PD
locale (il primo partito a Sora dopo le europee) afferma che si sta dando da
fare per salvare il “Ss. Trinità”. Non si limiti a fare riunioni con esponenti
di spicco che prestano le solite garanzie sull’ospedale o addirittura parlano
di potenziamento! Inizi a guadagnarsi sul territorio i voti e a non
amministrare quelli di Renzi, metta il bastone nelle ruote delle scelte
politiche regionali, agisca con forza e decisone senza paura di non rispettare
gli ordini della Segreteria del partito. Provi almeno ad invitare il Presidente
Zingaretti a Sora per fargli spiegare
(quantificando gli importi degli investimenti in favore dell’ospedale) in prima
persona ai cittadini la propria politica sulla sanità.
La terza ed ultima
considerazione è relativa all’azione degli amministratori locali, alla precisa
domanda di una giornalista “Cosa dirà a Zingaretti lunedì?” il Sindaco di Sora
rispose: “…..chiederemo: Sora sarà classificata D.E.A. di 1° livello? Si o no? Non ci sono mezze
misure…..Devono garantire il D.E.A. di 1° livello.”
Far classificare Sora D.E.A. di 1° livello è una scelta ampiamente condivisa;
la meno costosa e la più facile da perseguire considerato che il “Ss. Trinità”
non è lontanissimo da tale livello.
Purtroppo l’esito dell’incontro, nonostante
la forza proveniente dalle migliaia di persone che hanno partecipato alla
fiaccolata, non ha dato i frutti sperati; è stato definito positivo un incontro
in cui di fatto non si è ottenuto niente, se non semplici promesse. A ciò si
deve aggiungere che anche se dovessero arrivare i due ortopedici necessari alla
riapertura del reparto continueranno a perdurare tutte le altre criticità.
L’incontro si è tradotto, almeno al momento attuale, in una sconfitta di tutte
le istituzioni locali, seppur con qualche distinguo in positivo ed anche in
negativo. Era lecito pretendere molto di più dal Presidente Zingaretti.
Nel caso ortopedia non
dovesse riaprire o gli altri reparti continuino a lavorare nelle attuali
difficoltà, ai Sindaci che avevano minacciato la restituzione della fascia
tricolore al Prefetto, si fa presente che la Prefettura si trova a Frosinone, in
Piazza
della Libertà, 14, gli uffici sono aperti al pubblico dal lunedì al venerdì
dalle ore 09.00 alle 13.00.
È evidente come sia necessario
che la politica tutta, sia a livello locale che regionale, ponga al centro
della sua azione e come primo obiettivo da raggiungere il benessere delle
persone. Nient’altro! Gli attivisti locali daranno supporto ad ogni utile
azione che i Consiglieri Regionali del MoVimento intraprenderanno al fine di
garantire un diritto alla salute a misura d’uomo, nel pieno rispetto della
Costituzione. Inoltre, verrà ulteriormente intensificata la collaborazione con
gli altri attivisti della provincia affinché si affermi un modello di sanità
accessibile a chiunque e con livelli di assistenza adeguati.
Con l’occasione si porgono cordiali saluti.
Sora, 28 giugno 2014
Il portavoce ed organizer
del meetup
Fabrizio Pintori
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