Il MoVimento 5 Stelle Sora, sempre sensibile
alle problematiche sociali, intende riportare il tema del randagismo alle sue
giuste considerazioni, vista la trascuratezza generale di amministrazioni e
privati.
L'abbandono degli animali è
un reato sanzionato dal Codice Penale (art. 727), ma questo non ferma la crescita del fenomeno che in Ciociaria è dilagante, come quello dell'abbandono
dei rifiuti.
Boville Ernica
Ciociaria Oggi, 29 agosto 2013
Una volta catturati, i randagi, resteranno a
carico del Comune di appartenenza per tutta la loro vita e il costo di
mantenimento da parte di un Comune in canile rifugio, è di 3€ al giorno per ogni cane.
Ad oggi il
Comune di Sora ha a carico circa 183 cani per un costo annuo di
200.385€ che con l’aggiunta dell’iva arriva a 242.466€, ,
iva compresa, per il ricovero in strutture private convenzionate.
iva compresa, per il ricovero in strutture private convenzionate.
Da anni i cani sono dati in mantenimento ad un
canile privato di Arpino, nonostante qualche problema a causa di vari
ritardi nei pagamenti da parte del Comune di Sora [FONTE]
Tale spesa potrebbe esser molto inferiore nel
caso venissero realizzate le strutture a livello comunale o interprovinciale a
gestione diretta da parte delle Pubbliche Amministrazioni. E’ ovvio che una
buona gestione Pubblica farebbe risparmiare quello che è il, giusto, ricavo dei
privati.
Nella Provincia di Frosinone il fenomeno è
dilagante e, considerato che Sora non è l'unico Comune privo di canile
comunale, sorge di conseguenza la necessità di trovare una soluzione a questo
problema. Infatti nei 91 Comuni della Provincia di Frosinone ci sono
soltanto 7 canili, tutti privati [NOTE], numero insufficiente
per contenere l'emergenza rappresentata dal fenomeno provinciale.
Ciociaria Oggi, 22 agosto 2013,
sez. Cassino e Cassinate.
“Allarme randagismo.
Cuccioli abbandonati e
condannati a morte: la
denuncia dell’associazione Anpana”.
IL PROGETTO PROVINCIALE
A questo punto il MoVimento 5 Stelle Sora
propone che la soluzione ideale per risolvere il problema provinciale sia il progetto provinciale.
Va fatto presente
che fu più volte presentato e sempre votato all’unanimità in Consigli
e Giunte Regionali di diverse Amministrazioni di indirizzi politici opposti
come la giunta Marrazzo e quella Polverini. Il progetto non andò in porto
per i ritardi burocratici riguardanti l’ASI.
Il progetto riguarda il recupero della struttura
di un ex-mattatoio provinciale situato in via Morolense a
Supino, struttura costata diverse centinaia di milioni delle vecchie
lire, mai entrato in funzione da quindici anni, un'area di
60.000 metri quadrati di cui 10.000 coperti.
L'edificio si trova in posizione ideale, si
colloca precisamente all'imbocco dell'autostrada ed è isolato; pertanto è
tutelato da eventuali proteste di abitanti della zona. Tale struttura è
già pronta e disponibile e può rientrare nelle nuove norme sopra
citate. Potrà crescere con il tempo ma già da subito potrebbe
ospitare 500 cani, oltre che un gattile e una clinica veterinaria [31 dicembre
2008, Life Magazine].
I tempi per completare i
lavori furono stimati come molto veloci da
eseguire. Conferma viene anche da un’intervista rilasciata nel 2008 da parte
dell’ex assessore provinciale al bilancio, Patrizio Cittadini al quotidiano “Il
Messaggero”: <<Il canile, i cui tempi di realizzazione non
supereranno il primo semestre dell’anno prossimo.>> [31 dicembre
2008, Life Magazine]
I FONDI
La
Provincia stanziò 100.000 euro, altri 160.000 euro dalla Regione Lazio gli
altri fondi si sarebbero dovuti dividere tra i comuni aderenti al protocollo
d'intesa in base al numero degli abitanti. Naturalmente Frosinone che è la
città più grande, avrebbe dovuto mettere a disposizione maggiori fondi pari al
62,4%, Ferentino con il 24,6 %. In tutto per un totale di 500.000€ per la
realizzazione di un canile, un gattile e di una clinica veterinaria all’interno
del l’ex-mattatoio di Supino, inutilizzato da 15 anni e mai entrato in
funzione, nonostante costò all’epoca centinaia di milioni delle vecchie lire. Inoltre furono stanziati altri 1.800.000€ dalla Regione Lazio per l’istituzione di un Istituto Zooprofilattico Sperimentale.
Gli istituti zooprofilattici sperimentali (IZS)
sono enti sanitari di diritto pubblico facenti parte del Servizio Sanitario
Nazionale quale strumento tecnico ed operativo per la sanità animale, il
controllo della salute e qualità degli alimenti di origine animale, l'igiene
degli allevamenti ed attività correlate. Gli IZS sono sottoposti alla vigilanza
del Ministero della Salute.
Costituiscono
una struttura sanitaria integrata, tra le uniche in Europa, in grado di
assicurare una rete di servizi per verificare la salute degli alimenti e
dell'ambiente, per la salvaguardia della salute dell'uomo.
Hanno
compiti in materia di ricerca scientifica, di accertamento dello stato
sanitario degli animali, garantendo ai servizi veterinari delle Regioni e delle
ASL le prestazioni e la collaborazione tecnico-scientifica necessarie
all'espletamento delle funzioni di sanità pubblica veterinaria. Produce, con
l'autorizzazione del Ministero della Salute, vaccini ed ogni altro prodotto
necessario per la profilassi delle malattie trasmissibili degli animali.
La
Provincia di Frosinone è l'unica a non avere ancora una struttura di istituto
zooprofilatico sperimentale, nonostante sia, insieme a Latina, il territorio
più importante della Regione Lazio nel settore della produzione alimentare.
La rilevanza del progetto sul recupero della
struttura inutilizzata dell’ex-mattatoio provinciale di Supino fu affrontato
dal giornalista Claudio Florensoli, in diversi servizi mandati in onda su Tg3
Lazio.
CREAZIONE DI LAVORO E RISPARMIO DELLE P.A.
Recuperando la struttura, del tutto
inutilizzata, dell’ex-mattatoio provinciale, si deve tener presente che la creazione del canile Provinciale porterebbe importanti
risvolti occupazionali, creando possibilità di lavoro.
Inoltre i vantaggi
economici riguardano anche le amministrazioni poiché i 91 Comuni della
Provincia di Frosinone risparmierebbero cifre importanti.
SECONDA FASE
In secondo tempo, l'enorme superficie a
disposizione del fabbricato permetterà l’istituzione di:
- un’area di rieducazione e addestramento
- un’area di rieducazione e addestramento
- una
sezione distaccata della scuola di Specializzazione Veterinaria di Napoli
- un’area di Pet therapy
La Pet teraphy, in italiano zooterapia, si
intende una terapia basata sull'integrazione uomo-animale. Essa si basa
sull'assistenza degli animali domestici, quali cani, gatti, conigli, pappagalli
e tartarughe, e si affianca ad altre terapie, per la cura sia di disabilità
psichiche, come per esempio l'autismo, sia fisiche, come deficit dell'udito,
della vista e del movimento, ma anche per disturbi di apprendimento quali
ansia, iperattivismo, autismo. E' inoltre utilizzata per anziani, pazienti
depressi e altri affetti da disturbi psicomotori.
Di seguito alcuni estratti sulle competenze previste dalla Legge
n. 281/91
COMPITI DELLO STATO
I Ripartizione annuale del fondo istituito per
garantire l’attuazione della Legge 281/91.
I Promozione di programmi di informazione ed
educazione per favorire il rispetto degli animali e la tutela del loro
benessere nonché l’utilizzazione degli animali da compagnia nella pet therapy.
I Attivazione dell’anagrafe canina nazionale e
gestione del sistema informatico.
I Individuazione dei criteri ed emanazione di
linee guida per la programmazione dei corsi di formazione per i proprietari di
cani.
I Registrazione dei produttori e distributori di
microchip, attribuzione agli stessi delle serie numeriche dei codici
identificativi elettronici e aggiornamento del relativo elenco nazionale.
COMPITI DELLE REGIONI E PROVINCE AUTONOME
I Emanazione di leggi e regolamenti applicativi
delle norme nazionali.
I Istituzione dell’anagrafe canina regionale,
interoperativa con quella nazionale.
I Individuazione dei criteri per il risanamento
dei canili e la costruzione dei rifugi per cani.
I Ripartizione dei contributi statali fra gli
enti locali.
I Realizzazione di un programma
di prevenzione del randagismo che preveda sia informazione ed educazione
nelle scuole, che formazione ed aggiornamento del personale delle Regioni,
degli Enti locali delle Aziende Sanitarie Locali (ASL) che operano in questo
ambito.
I Promozione di iniziative mirate all’accoglienza
temporanea di cani e gatti presso strutture di villeggiatura turistica.
I Promozione delle attività di pet
therapy. I Indennizzo agli imprenditori agricoli per le perdite di
capi di bestiame causate da cani selvatici o inselvatichiti,
accertate dal Servizio Veterinario dell’ASL.
I Rilascio
dell'autorizzazione (ai sensi dell’art. 24 del D.P.R. 8 febbraio 1954, n.
320) per le attività commerciali con animali, di allevamento, addestramento e
custodia.
I Regolamento dei cimiteri per gli animali da
compagnia.
COMPITI DEI COMUNI (SINDACO)
I Attuazione di piani di controllo delle nascite
di cani e di gatti.
I Risanamento dei canili comunali e costruzione
di rifugi per cani.
I Gestione dei canili e gattili direttamente o
tramite convenzioni con associazioni animaliste e zoofile o con soggetti
privati.
I Organizzazione, congiuntamente alle ASL, di
percorsi formativi per i proprietari di cani con conseguente rilascio di
specifica attestazione denominata “patentino”, anche in collaborazione con gli
ordini professionali dei medici veterinari, le facoltà di medicina veterinaria,
le associazioni veterinarie, quelle di protezione degli animali e gli educatori
cinofili.
I Individuazione, in collaborazione con i servizi
veterinari, dei proprietari di cani soggetti all’obbligo di svolgimento dei
percorsi formativi.
I Sterilizzazione dei randagi e dei
cani ospitati nei canili.
I Identificazione e registrazione in
anagrafe canina, tramite il Servizio Veterinario pubblico, dei cani rinvenuti
sul territorio e di quelli ospitati nei rifugi e nelle strutture di ricovero
convenzionate.
I Dotazione alla Polizia locale, di almeno
un dispositivo di lettura di microchip iso-compatibile.
I In caso di avvelenamento di un animale di
specie domestica o selvatica, il sindaco deve:
G Impartire
immediate disposizioni per l’apertura di un’indagine in collaborazione con
le altre Autorità competenti;
G Provvedere,
entro 48 ore dall’accertamento della violazione, ad attivare tutte le
iniziative necessarie alla bonifica dell’area interessata dall’avvelenamento;
G Far
segnalare con apposita cartellonistica, l’area di pericolo;
G Predisporre
e intensificare i controlli da parte delle Autorità preposte.
COMPITI DEL SERVIZIO VETERINARIO DELL’ASL
I Vigilanza e controllo dello stato sanitario di
canili, gattili e rifugi.
I Identificazione e contestuale registrazione dei
cani in anagrafe canina e verifica della presenza del microchip.
I Vigilanza e ispezione dei locali e delle
attrezzature utilizzate per attività di commercio, allevamento, addestramento e
custodia degli animali d’affezione.
I Organizzazione, d’intesa con i Comuni, dei
percorsi formativi previsti per i proprietari di cani.
I Attivazione, a seguito di morsicature o
aggressioni, di un percorso mirato all'accertamento delle condizioni psicofisiche
dell'animale e della corretta gestione da parte del proprietario.
I Individuazione, in caso di rilevazione di
elevato rischio di aggressività, delle misure di prevenzione ivi inclusa la
necessità di un intervento terapeutico da parte di medici veterinari esperti in
comportamento animale.
I Tenuta ed aggiornamento del registro dei cani a
rischio elevato di aggressività.
I Invio all’Istituto Zooprofilattico Sperimentale
(IZS) competente per territorio, delle spoglie degli animali domestici o
selvatici, deceduti per sospetto avvelenamento, e di ogni altro campione utile
ai fini della conferma diagnostica.
[] RIFERIMENTI LEGISLATIVI
"Legge quadro in
materia di animali di affezione e prevenzione del randagismo": Legge
14/8/91 n. 281
Legge Regionale del Lazio
21 ottobre 1997, n. 34
“Tutela degli animali di affezione e prevenzione del
randagismo” (B.U.R. 30 ottobre 1997, n. 30)
Delibera Giunta Regionale
Lazio n. 43 del 29-01-2010 che chiarisce le modalità di applicazione della L.R. 34/97 del Lazio
Delibera Giunta Regionale n.866
del 18-12-20
[] RIFERIMENTI AD ARTICOLI GIORNALISTICI
Ciociaria
Oggi, 22 agosto 2013, Cassino e cassinate
Ciociaria Oggi, 29 agosto 2013, Veroli Boville
[] NOTE: CANILI IN PROVINCIA DI
FROSINONE
· F.1. ARPINO - CANILE PRIVATO IAFRATE MARA Numero cani circa 250
·
F.2. ARPINO - CANILE
PRIVATO "RECCHIA"Numero cani circa 130
·
F.3. CECCANO - CANILE
PRIVATO "HOTEL DOG" Numero
cani circa 200
·
F.4. SUPINO - CANILE
PRIVATO "DEI LEPINI" DI D'ALESSANDRIS UMBERTO Numero cani circa 130
·
F.5. SERRONE - CANILE
PRIVATO Numero cani circa 100
·
F.6. GIULIANO DI ROMA
- CANILE PRIVATO gestito dalla società coop. Sociale “Percorso Sicuro”
arl
·
F.7. SGURGOLA -
CANILE PRIVATO gestito dalla società coop. Sociale “Percorso Sicuro”
arl
Sora 07/sett/2013