Allo sgomento iniziale sono seguite varie dichiarazioni di condanna da parte della politica locale, ma da allora tutto tace mentre il mondo politico sorano dovrebbe continuare ad interrogarsi sul ruolo che la criminalità ha assunto a Sora e nei comuni limitrofi e sull’impatto che sta determinando sull’economia cittadina.
È necessario non far cadere l’argomento “criminalità organizzata” nel dimenticatoio ed avviare ed alimentare un dibattito pubblico che finora non ha mai attribuito il giusto spazio alle riflessioni sulla presenza di organizzazioni criminali nel tessuto della società e dell’economia locale. Soprattutto perché, oltre alla criminalità organizzata importata, l’operazione “Requiem” sembra aver portato alla luce anche la presenza di una criminalità organizzata autoctona, composta da elementi locali, i cui capi d’imputazione dovranno essere ovviamente vagliati dagli organi giudiziari competenti ma che ad oggi, considerato l’ampio numero di persone coinvolte, non può non destare preoccupazione.
Il M5S Sora rilancia l’idea già avanzata da altri di tenere un Consiglio Comunale aperto alla cittadinanza ed alla partecipazione delle associazioni del territorio che lottano ogni giorno per strappare i giovani dalla droga, ma anche le varie categorie imprenditoriali (ad esempio quelle del settore del commercio) più esposte ai condizionamenti dell’economia criminale.
È necessario tenere alta l’attenzione sull’argomento che non deve cadere nell’oblio o nell’indifferenza.
Il M5S Sora auspica che si continui a parlare del problema della camorra e della criminalità organizzata per stimolare nella cittadinanza – in particolare tra i giovani – una coscienza civica e il rispetto della legalità, strumenti che potranno risultare utili a rendere il nostro territorio impermeabile alle mafie e ad ogni forma di illegalità e criminalità organizzata.
Con l’occasione si porgono cordiali saluti.
Sora, 27 novembre 2020
Il Portavoce
Fabrizio Pintori
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