lunedì 27 luglio 2020

Servizio pubbliche affissioni e impianti pubblicitari: quanti soldi sono stati persi?


Il M5S Sora lo scorso 16 luglio ha depositato un’interrogazione relativa al servizio delle pubbliche affissioni e agli impianti pubblicitari.

Chiunque può constatare che le strutture destinate al servizio di pubblica affissione versano in uno stato a dir poco indecoroso, molte non possono nemmeno essere più definite come spazi dove affiggere manifesti e sono inutilizzabili, in quanto da svariati anni sono sprovviste del pannello in metallo e della struttura restano solo i pali di sostegno. La mancata corretta manutenzione di tali impianti ha contribuito ad aumentare il degrado della città, tuttavia con l’interrogazione si è posto l’accento su un altro aspetto da non sottovalutare.

È ormai noto che l’Amministrazione De Donatis entro i primi di settembre dovrà trovare le risorse per ripianare il disavanzo di 5.286.224,58 Euro certificato nell’ultimo Consiglio Comunale, ma se negli anni avesse salvaguardato gli impianti per l’affissione pubblica probabilmente il Comune avrebbe incassato molti più diritti e certamente il disavanzo sarebbe stato, anche se di poco, inferiore all’attuale importo. La valorizzazione di tali diritti, infatti, rappresenta per gli enti locali una fonte di entrata da non sottovalutare.

Evidentemente chi amministra la città sa già dove trovare le risorse economiche per ripianare il disavanzo, forse nelle tasche dei contribuenti sorani con aumento di imposte e tariffe o riduzione di servizi?

Infine, poiché nel vigente regolamento comunale della pubblicità e delle pubbliche affissioni è indicata solo la superficie destinata alla pubblicità, ma non il numero degli impianti, con l’interrogazione si è chiesto di conoscere quanti sono quelli autorizzati presenti nel territorio comunale. Al riguardo si deve ricordare che all’Ente deve essere corrisposta l’imposta per la pubblicità, quindi conoscere il numero esatto degli impianti autorizzati e la loro ubicazione servirebbe a conoscere l’ammontare potenziale dell’imposta che potrebbe ottenere l’Ente, nonché a combattere l’eventuale pubblicità abusiva.

Invece, ancora una volta, il modo di amministrare dell’Amministrazione De Donatis è apparso superficiale e sciatto. Da tale modello di gestione delle cosa pubblica sono derivate: minori entrate per l’Ente; minore decoro urbano e maggior degrado.

Con l’occasione di porgono cordiali saluti.

Sora, 27 luglio 2020

Il Portavoce
Fabrizio Pintori


 

 

 


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