Purtroppo, la “novità” imposta senza coinvolgere – come sarebbe stato opportuno – i diretti interessati (gli ambulanti e gli esercenti pubblici) rischia di provocare un notevole danno economico. Oltre che privare Sora di uno dei principali ed attrattivi mercati cittadini, la si priva, considerata la ricorrenza, di un’attrazione per i turisti stranieri e gli abitanti dell’intero comprensorio che hanno come punto di riferimento il nostro mercato.
Tale scelta appare, inoltre, incomprensibile considerato il perdurare della crisi economica e della situazione di oggettiva difficoltà del commercio sorano.
Il 15 e 16 agosto sono due giorni che rappresentano un emblema della Soranità e visto l'alto numero di sorani, e non, che in questo periodo di ferie sono presenti in città, si dovrebbe incentivare e stimolare la spesa ed il consumo con ben altre iniziative. Dopotutto il modo migliore di fare politica è quello di sostenere l’economia locale in ogni suo comparto e non deprimerla con scelte irrazionali.
Una soluzione coraggiosa sarebbe stata l’estensione del mercato, dando maggiore risalto e contribuendo a far nascere un’opportuna ed intelligente sinergia fra l’evento sacro e quello profano.
Con l’occasione si porgono cordiali saluti.
Sora, 11 agosto 2018
Il Portavoce
Fabrizio Pintori
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