La normativa che ne ha previsto la nascita menziona, tra le finalità delle ZFU, l’obiettivo di contrastare i fenomeni di esclusione sociale negli spazi urbani e favorire l’integrazione sociale e culturale delle popolazioni abitanti in circoscrizioni o quartieri delle città caratterizzati da degrado urbano e sociale.
Di fatto le Zone Franche Urbane dovrebbero rappresentare un utile strumento per affrontare la decennale crisi economica ridando slancio al tessuto produttivo e commerciale della città, ma anche per rigenerare quei quartieri che versano in condizioni di marginalità socio-economica (tra cui anche gran parte del centro storico di Sora).
Lo strumento consiste in agevolazioni fiscali e contributive concesse a micro e piccole imprese operanti nel perimetro della ZFU. Le agevolazioni concedibili a ciascun beneficiario sono determinate dal Ministero dello Sviluppo Economico, tenuto conto delle risorse finanziarie disponibili per la ZFU e di eventuali “riserve finanziarie di scopo”.
Nel caso di Sora e delle zone ricomprese nell’ambito della Zona Franca (tra cui Corso Volsci, via S. Lucia, Valfrancesca, Canceglie, San Rocco, Pontrinio, San Giuliano, Rione via Napoli), si deve constatare che quello che doveva essere un utilissimo volano per ridare slancio al tessuto produttivo e commerciale della città, probabilmente avrà effetti limitati sulle piccole e micro imprese operanti nel settore del commercio o dell’artigianato locale, mentre produrrà effetti ragguardevoli in favore di molti professionisti, con redditi elevati, che sono risultati destinatari di agevolazioni di elevato importo.
In considerazione di quanto previsto dalla normativa e, in particolare, degli obiettivi che questa si è prefissa, è doveroso interrogarsi sugli impatti che le agevolazioni potranno avere sulla crescita dell’occupazione a Sora.
La speranza è ovviamente quella che a fronte di una dotazione finanziaria di circa 2,4 milioni di euro, concessa alla Zona Franca di Sora (che garantirà agevolazioni, rappresentate da esenzioni da imposte ed esoneri dal versamento di contributi previdenziali, alle circa 500 attività sorane risultate beneficiarie), corrisponda un aumento delle possibilità di occupazione a Sora.
Nei prossimi anni si potrà constatare se le agevolazioni della ZFU avranno prodotto risultati tangibili in termini di incremento occupazionale e se, ad esempio, un eventuale aumento dei posti di lavoro non sia avvenuto grazie ad una riduzione dell’occupazione nelle imprese non agevolate situate in zone limitrofe, esterne al perimetro della Zona Franca.
Per effettuare una tale verifica ed, eventualmente, intervenire si pone il problema dei dati e delle informazioni disponibili: le ZFU sono ricomprese in porzioni di territorio comunale e non è facile disporre di dati a livello sub-comunale.
Sarebbe pertanto auspicabile che unitamente all’avvio della ZFU si procedesse alla raccolta di informazioni (sia a livello comunale che per la sola area della Zona Franca), senza le quali non si sarà mai in grado di sapere se tale intervento abbia raggiunto o meno gli obiettivi previsti, soprattutto quelli relativi all’impatto occupazionale.
Con l’occasione si porgono cordiali saluti.
Sora, 22 agosto 2018
Il Portavoce
Fabrizio Pintori
Nessun commento:
Posta un commento