COMUNICATO STAMPA
La situazione di emergenza del “Ss. Trinità”, affrontata nei mesi passati, sembra apparentemente superata, ma in realtà la situazione dell’ospedale resta difficile - basti pensare alla chiusura notturna del centralino – e nelle prossime settimane bisognerà prestare la massima attenzione in vista della redazione dell’Atto Aziendale, che l’A.S.L. dovrà inviare alla regione per la successiva approvazione.
La situazione di emergenza del “Ss. Trinità”, affrontata nei mesi passati, sembra apparentemente superata, ma in realtà la situazione dell’ospedale resta difficile - basti pensare alla chiusura notturna del centralino – e nelle prossime settimane bisognerà prestare la massima attenzione in vista della redazione dell’Atto Aziendale, che l’A.S.L. dovrà inviare alla regione per la successiva approvazione.
La battaglia da
affrontare per il diritto alla salute sarà dura ed è necessario il contributo di
tutti, dalle associazioni, alle istituzioni, fino ai singoli cittadini. Le
preoccupazioni che circondano il destino del “Ss. Trinità” sono molte e si fondano
sulle tante promesse fatte in passato e, purtroppo, quasi sempre non mantenute.
A tal proposito, basti ricordare che, il 23 giugno u.s., il Presidente
Zingaretti dopo aver incontrato i Sindaci del Distretto-C dell’A.S.L. promise
che :
1)
per
fronteggiare l’emergenza del reparto di Ortopedia sarebbero arrivati in breve
tempo due ortopedici. Nessuno li ha mai visti ed il reparto è stato chiuso in
estate e riaperto, come programmato, il 1 settembre;
2)
nel
mese di settembre sarebbe arrivato a Sora il dott. Grassi, oncologo di fama.
Ormai siamo ad ottobre ma non risulta che abbai assunto servizio presso il
nosocomio;
3)
l’ospedale
sarebbe diventato un polo oncologico di riferimento regionale, se non
addirittura nazionale. Idea condivisibile considerando il caso della valle del
Sacco, ma anche in questo caso in nessun documento o Decreto del Commissario ad
Acta si fa menzione di questo progetto;
4)
le
macroaree sarebbero state inserite nel Piano Operativo per farle abolire. Anche
in questo caso niente di tutto ciò, le macroaree non risultano ufficialmente
abolite;
5)
si
sarebbe verificato se il “Ss. Trinità” potesse essere classificato D.E.A. di 1°
livello. In questo caso non si è avuta alcuna notizia.
6)
il
“Ss. Trinità” avrebbe mantenuto “l’esistente”, salvo firmare solo pochi giorni
dopo il 2 luglio u.s. il Decreto n. U00219 che ha classificato il laboratorio
di analisi dell’ospedale come laboratorio d’urgenza con conseguente repertorio
analitico ridotto a 30 – 50 tipologie di esami al massimo.
Alle mancate promesse
del Presidente della regione si ribatte che, se Sora viene trattata come se si
trovasse in un’altra regione, si è sempre in tempo a seguire l’esempio di
Amatrice!
Purtroppo, le preoccupazioni
del “Comitato” sono aumentate a causa dell’ingresso nella maggioranza del
comune di Sora del Partito Democratico. Nell’incontro di giugno il Sindaco si
accontentò delle promesse di Zingaretti, senza chiedere alcun documento scritto
riportante gli impegni assunti dal Presidente, leggerezza o ingenuità il cui risultato
è stato evidente: promesse non realizzate! Come farà, adesso, il primo
cittadino a difendere l’ospedale dalle scelte politiche compiute dal PD in
regione quando la sua fragile maggioranza si basa sul determinante appoggio
dello stesso PD? Inoltre, si deve sottolineare come il PD sorano non abbia
certamente brillato o si sia distinto per particolari o significative iniziative
in difesa dell’ospedale. Pertanto, quando nel comunicato stampa della
Segretaria e dei membri del Direttivo, del 26 settembre u.s., si legge che: “….troppe siano le sfide a cui nel brevissimo e nel medio
e lungo termine la città di Sora è chiamata a rispondere:……., il prossimo atto
aziendale sanitario, ……...” le perplessità, le preoccupazioni ed i dubbi sul futuro
dell’ospedale non fanno che aumentare, perché se anche qualche membro del PD
volesse contrastare la regione, molto probabilmente, verrebbe richiamato
all’ordine. In sostanza, le recenti scelte politiche locali potrebbero avere
ripercussioni negative nella difesa dell’ospedale e di una sanità adeguata ed a
misura d’uomo. Comunque, si deve sottolineare che ultimamente - salvo qualche
eccezione - le forze politiche locali non hanno dedicato molto tempo ai
problemi dell’ospedale, forse una maggiore attenzione per il futuro è
auspicabile.
I problemi legati alla
sanità provinciale ed il futuro del “Ss. Trinità” continueranno a restare al
centro dell’attenzione del “Comitato
Civico Art. 32”, che anche attraverso la partecipazione attiva al
“Coordinamento Provinciale Sanità”, eserciterà ogni utile azione in sua difesa.
Con l’occasione si porgono
cordiali saluti.
Sora, 5 ottobre 2014
Il portavoce del “Comitato civico art.
32”
Fabrizio Pintori
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