Lazio. Infatti da ieri il personale medico si è ridotto di due unità per il trasferimento di un ortopedico all'ospedale di Albano e per il mancato rinnovo del contratto scaduto ieri ad un altro ortopedico. Dall'ASL, però, hanno fatto sapere che la Regione entro venerdì prossimo dovrebbe concedere un'altra proroga al medico. E il primaro Giuseppe Fargnoli, senza i due medici, si trova ora con soli due ortopedici per la reperibilità ed altri due non disponibili.
Nell'ambito dei risparmi la Regione intende chiudere i reparti di ortopedia di Alatri e Sora
e dirottare il personale a Cassino. A Sora, però, sono rimasti in servizio solo due ortopedici che prima stavano al Santa Scolastica.
Per il vasto bacino d'utenza per gli incidenti, che spesso si verificano sia sull'A1 che sulla superstrada, il reparto di ortopedia di Cassino rappresenta un punto di riferimento importante ma la carente dotazione dei medici non permette la coperture dei turni di lavoro, con grossi problemi in caso di emergenze.
Altro caso irrisolto è quello dei medici anestesisti. In una comunicazione di questi giorni l'ASL ha assicurato che fino al prossimo 31 maggio è garantita la presenza di anestesisti, pagati a prestazione giornaliera, per i reparti richiedenti. Dopo tale data le sale operatorie si apriranno solo per urgenze chirurgiche. Attualmente per ortopedia si può operare lunedì, mercoledì e venerdi e il sabato due volte al mese. Poi soltanto il mercoledì per l'intera giornata. Questo, sempre, per i tagli alla sanità.»
Domenico Tortolano, Il Messaggero - 01 aprile 2014
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