Egregio
signor Sindaco,
con lettera del 21 agosto u.s., gli attivisti del MoVimento 5 Stelle hanno
rappresentato la necessità di far svolgere adeguate esercitazioni in caso di
terremoto nelle scuole di ogni ordine e grado. Poiché alla data attuale non è
stato ricevuto alcun riscontro in merito, ci preme precisarle che per
esercitazione non si fa riferimento alla semplice evacuazione dell’edificio, ma
qualcosa di molto più dettagliato. Infatti, si intende insegnare il
comportamento da tenere in caso di emergenza.
Non
c’è niente da inventare, basta copiare quanto fatto in altre nazioni. Ad
esempio,
per simulare la scossa si può far suonare la cd. campanella per un determinato intervallo di tempo, durante il quale gli studenti se in aula dovranno ripararsi sotto i banchi o sotto gli architravi delle porte e allontanarsi dalle finestre, se in luoghi comuni quali corridoi, vano scale o palestra dovranno trovare idoneo riparo. Terminato il suono della campana (vale a dire la scossa), potrà essere evacuato l’edificio.
per simulare la scossa si può far suonare la cd. campanella per un determinato intervallo di tempo, durante il quale gli studenti se in aula dovranno ripararsi sotto i banchi o sotto gli architravi delle porte e allontanarsi dalle finestre, se in luoghi comuni quali corridoi, vano scale o palestra dovranno trovare idoneo riparo. Terminato il suono della campana (vale a dire la scossa), potrà essere evacuato l’edificio.
Si
ribadisce, pertanto, la proposta concernente la stesura di “protocolli d’intesa” tra l’amministrazione comunale ed i
vari dirigenti scolastici affinché si svolgano con cadenza almeno trimestrale le esercitazioni in parola,
secondo un opportuno calendario da stilare in base ai citati protocolli.
Come
già rappresentato, nelle more delle ristrutturazioni e degli interventi
sull’edilizia scolastica, questa soluzione permetterebbe al personale docente e
non docente ed agli studenti di ogni ordine e grado di essere preparato in caso
di sisma, il tutto con costi certamente ridotti e la perdita di qualche ora di lezione, ma il grande vantaggio di
ridurre od evitare eventuali tragedie. Infine, è desiderabile che le
esercitazioni vengano estese a tutte le persone impiegate presso gli edifici
pubblici del territorio comunale.
A tal fine, è auspicabile, se non
addirittura doverosa, la partecipazione dei volontari della Protezione Civile,
al fine di indottrinare le persone. Dopotutto, a Lei, in qualità di primo
responsabile della protezione civile, spetta il compito di organizzare
le risorse comunali secondo piani prestabiliti per fronteggiare i rischi
specifici del territorio.
In
conclusione, Le chiediamo un
riscontro sia per la presente proposta che in merito a quanto da Lei sottoscritto
al “Punto 19”, dei cosidetti “21 punti in 365 giorni”, relativo alla realizzazione di un polo scolastico con risorse
provinciali. È ovvio che la realizzazione del polo scolastico, ferma la
necessità di svolgere comunque le esercitazioni, risolverebbe alla radice molti
problemi.
Ai
dirigenti scolastici, che leggono per conoscenza, si prega di voler far
pervenire eventuali suggerimenti od osservazioni al riguardo.
Con l’occasione si porgono cordiali
saluti.
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