In questi giorni il M5S Sora ha depositato un’interrogazione urgente rivolta al Sindaco (il testo è disponibile su: clicca qui) per fare chiarezza sui tanti problemi nati in seguito all’ampliamento del cimitero comunale ed alla sua decennale gestione.
La vicenda pende come una spada di Damocle sulle casse Comunali ed quindi sulla cittadinanza. Si parla di cifre enormi (circa 11.000.000 di Euro) che potrebbero determinare il dissesto dell’Ente. Un primo assaggio si è avuto con il decreto ingiuntivo di oltre un milione di euro.
Dallo studio degli atti sono emerse alcune criticità.
In primo luogo, con la Determinazione R.G. n. 811/2017 è stato effettuato il: “(…) pagamento in acconto di oneri di manutenzione e di gestione (…) relative al periodo 1.08.2016 – 31.10.2017 (…)”, per un importo pari ad euro € 66.614,92. Peccato che l’affidamento dell’attività di gestione dei servizi cimiteriali fosse terminato in data 4 agosto 2016, e che non risultino proroghe contrattuali. Quindi è lecito domandarsi in base a quale contratto sono state eseguite le manutenzioni fino ad ottobre 2017 e, di conseguenza, in base a quale titolo giuridico è stato effettuato il pagamento.
In secondo luogo, un ulteriore criticità riguarda la mancata effettuazione del collaudo tecnico-amministrativo al momento della conclusione della costruzione dell’opera. Infatti, un primo collaudo – non approvato dall’Ente – risale al mese di ottobre 2015, mentre un secondo collaudo è stato disposto dalla Giunta comunale nel luglio 2017, vale a dire ad un anno dal termine della gestione dei servizi cimiteriali e ad oltre 11 anni dall’ampliamento del cimitero. Perché tutto questo ritardo?
Infine, sembra che siano state pagate delle fatture di importo errato che l’Ente ha cercato di compensare non pagando altre successive fatture, e questo forse potrebbe essere alla base del decreto ingiuntivo presentato dalla ditta concessionaria.
L’interrogazione è stata estesa anche al Collegio dei Revisori dei Conti per chiedere di esaminare gli eventuali profili di danno erariale.
Si è di fronte ad una vicenda molto complicato, che è nata storta fin da subito ed ora raddrizzarla sarà molto difficile. L’importante e che a farne le spese non sia ancora una volta la cittadinanza ed almeno un aspetto positivo in tal senso c’è e dovrebbe confortare i cittadini. Infatti, gli eventuali responsabili dei danni erariali, nonostante siano passati tanti anni dalla sottoscrizione del contratto di appalto e concessione, potranno comunque essere chiamati a rispondere davanti ai giudici contabili, in quanto il danno erariale si verifica dal momento del pagamento e pertanto non è ancora prescritto.
Con l’occasione si porgono cordiali saluti.
Sora, 11 marzo 2021
Il Portavoce
Fabrizio Pintori
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