C o m
u n i c a t o s t a m p a
Il bene
della città di Sora deve tornare al centro dell’azione di tutte le forze politiche
cittadine. Non è un’affermazione scontata o banale, ma il punto di partenza per
cambiare l’attuale situazione e imprimere una svolta, vera e attesa ormai da
troppo tempo, per contrastare il costante declino che sta colpendo la nostra
città.
Nel tempo
Sora ha perso varie istituzioni e servizi quali l’Università di Medicina - i
cui corsi vennero chiusi dopo pochi anni - il C.A.R., il Tribunale, gli
Ambulatori del Distretto Sanitario, la Squadra di Calcio. Senza dimenticare che
ora è a rischio anche la Conca di Sora. Purtroppo, il depauperamento ha colpito
l’intera provincia, basti pensare a ciò che è accaduto nel fondamentale settore
della sanità pubblica con la chiusura, negli anni, di vari ospedali. Tuttavia i
tagli continuano ed oggi si parla con insistenza dell’accorpamento dell’ASL di
Frosinone con quella di Latina.
Nonostante ciò, una delle poche istituzioni che
ancora resiste è il “Ss. Trinità”. L’ospedale di Sora è stato per vari decenni
il punto di riferimento della sanità provinciale, tra gli anni ’30 e ’50 ne era
la punta di diamante. Si tratta di un’istituzione radicata nel territorio e nel
sentire comune dei cittadini sorani. Ancora più datato è il legame della città
con quella secolare istituzione rappresentata probabilmente superata, in quanto
a longevità, solo dalla Diocesi. Una delle più antiche al mondo (con circa 1800
anni di storia!), che affonda le sue radici fin nel profondo di Sora e delle
sue vicende storiche essendo legata ai sorani da un rapporto indissolubile e
inscindibile, come dimostrato dal forte sentimento religioso espresso nelle
varie ricorrenze.
Ognuna delle
istituzioni ricordate in precedenza, ovviamente in misura e con importanza
differenziata, ha contribuito negli anni (ed in qualche caso nei secoli) a
formare l’identità storica dei cittadini sorani. La perdita
anche di una sola di esse non costituisce solo un pregiudizio per l’assetto
politico, sociale ed economico dell’intera comunità, ma determina la scomparsa
di un tassello fondamentale del quadro identitario della città di Sora.
La nostra
città vanta una grande storia: dai Volsci, ai Romani, al Ducato di Sora. Durante
il Regno delle Due Sicilie ha rappresentato una delle sue principali realtà industriali
ed è stata capoluogo di uno dei cinque Distretti della Terra di Lavoro.
Il breve
cenno storico è utile per ricordare e rivendicare con fierezza l’importanza del
ruolo svolto dalla città in ambito storico, culturale, economico, religioso e,
non ultimo, nel campo sanitario.
La
situazione nella quale si trova la città è scaturita da vari decenni nei quali
la politica ha dimenticato il proprio compito: promuovere il bene comune.
Spesso, salvo rarissime eccezioni, la politica è stata vittima di se stessa
mostrandosi più interessata ad assumere atteggiamenti autoreferenziali. Impegnata
sovente in giochi di potere ed interessata, quasi esclusivamente, a contare
quanti voti poteva portare il referente della contrada da presentare alle
elezioni, indipendentemente dalla sua
preparazione politica e amministrativa. La politica – al posto dei
compiti di matematica! - avrebbe dovuto affrontare i problemi reali della
cittadinanza.
Oggi si
devono affrontare le emergenze, in particolare di carattere economico e
sociale, scellerata eredità di quel modo di intendere la politica locale.
Non si può
perdere altro tempo, si deve cambiare pagina ed intraprendere una nuova rotta.
Pertanto è giunto il momento di rivolgere, un accorato appello in primis ai cittadini.
È
necessario il contributo di ognuno di voi. Chiunque può rivestire un ruolo
importante, dandosi da fare ed attivandosi in prima persona. I cittadini devono
essere responsabili ed artefici del cambiamento. Non è più sufficiente delegare
la soluzione dei problemi a qualcun altro, le proposte devono partire dalla
gente attraverso la PARTECIPAZIONE
alla vita amministrativa della città, per giungere a soluzioni frutto della CONDIVISIONE di idee, che dovranno
essere eseguite da chi ha, o avrà, l’onere di amministrare la città nella
massima TRASPARENZA.
In secondo
luogo, si rivolge un appello alle varie personalità che rivestono un ruolo
importante nel campo culturale, imprenditoriale e, anche, morale e religioso, il
cui fattivo e prezioso contributo rappresenta un valore aggiunto, nonché un
esempio da seguire, per la crescita di Sora, che deve passare anche dalla
difesa di tutte le sue istituzioni, dalle più antiche alle più recenti.
Il futuro
della città è nelle mani dei cittadini sorani!
Il rilancio
di Sora passa dalla volontà di partecipazione - attiva e responsabile - al
cambiamento. Anche un piccolo apporto può essere significativo per fermare la
spirale di degrado e far crescere quegli elementi che risultano sempre
necessari per attivare un virtuoso percorso di sviluppo: nuovi uomini, nuove
idee, nuovi metodi.
Con
l’occasione si porgono cordiali saluti.
Sora,
16 agosto 2015
Il
portavoce del Meetup
Fabrizio Pintori
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