domenica 16 agosto 2015

Tiriamo fuori l'orgoglio !



C o m u n i c a t o   s t a m p a

Il bene della città di Sora deve tornare al centro dell’azione di tutte le forze politiche cittadine. Non è un’affermazione scontata o banale, ma il punto di partenza per cambiare l’attuale situazione e imprimere una svolta, vera e attesa ormai da troppo tempo, per contrastare il costante declino che sta colpendo la nostra città.
Nel tempo Sora ha perso varie istituzioni e servizi quali l’Università di Medicina - i cui corsi vennero chiusi dopo pochi anni - il C.A.R., il Tribunale, gli Ambulatori del Distretto Sanitario, la Squadra di Calcio. Senza dimenticare che ora è a rischio anche la Conca di Sora. Purtroppo, il depauperamento ha colpito l’intera provincia, basti pensare a ciò che è accaduto nel fondamentale settore della sanità pubblica con la chiusura, negli anni, di vari ospedali. Tuttavia i tagli continuano ed oggi si parla con insistenza dell’accorpamento dell’ASL di Frosinone con quella di Latina. 
Nonostante ciò, una delle poche istituzioni che ancora resiste è il “Ss. Trinità”. L’ospedale di Sora è stato per vari decenni il punto di riferimento della sanità provinciale, tra gli anni ’30 e ’50 ne era la punta di diamante. Si tratta di un’istituzione radicata nel territorio e nel sentire comune dei cittadini sorani. Ancora più datato è il legame della città con quella secolare istituzione rappresentata probabilmente superata, in quanto a longevità, solo dalla Diocesi. Una delle più antiche al mondo (con circa 1800 anni di storia!), che affonda le sue radici fin nel profondo di Sora e delle sue vicende storiche essendo legata ai sorani da un rapporto indissolubile e inscindibile, come dimostrato dal forte sentimento religioso espresso nelle varie ricorrenze.
Ognuna delle istituzioni ricordate in precedenza, ovviamente in misura e con importanza differenziata, ha contribuito negli anni (ed in qualche caso nei secoli) a formare l’identità storica dei cittadini sorani. La perdita anche di una sola di esse non costituisce solo un pregiudizio per l’assetto politico, sociale ed economico dell’intera comunità, ma determina la scomparsa di un tassello fondamentale del quadro identitario della città di Sora.
  
 È tempo di tirar fuori l’orgoglio!



 La nostra città vanta una grande storia: dai Volsci, ai Romani, al Ducato di Sora. Durante il Regno delle Due Sicilie ha rappresentato una delle sue principali realtà industriali ed è stata capoluogo di uno dei cinque Distretti della Terra di Lavoro.

Il breve cenno storico è utile per ricordare e rivendicare con fierezza l’importanza del ruolo svolto dalla città in ambito storico, culturale, economico, religioso e, non ultimo, nel campo sanitario.
La situazione nella quale si trova la città è scaturita da vari decenni nei quali la politica ha dimenticato il proprio compito: promuovere il bene comune. 
Spesso, salvo rarissime eccezioni, la politica è stata vittima di se stessa mostrandosi più interessata ad assumere atteggiamenti autoreferenziali. Impegnata sovente in giochi di potere ed interessata, quasi esclusivamente, a contare quanti voti poteva portare il referente della contrada da presentare alle elezioni, indipendentemente dalla sua preparazione politica e amministrativa. La politica – al posto dei compiti di matematica! - avrebbe dovuto affrontare i problemi reali della cittadinanza.
Oggi si devono affrontare le emergenze, in particolare di carattere economico e sociale, scellerata eredità di quel modo di intendere la politica locale.
Non si può perdere altro tempo, si deve cambiare pagina ed intraprendere una nuova rotta. Pertanto è giunto il momento di rivolgere, un accorato appello in primis ai cittadini.
È necessario il contributo di ognuno di voi. Chiunque può rivestire un ruolo importante, dandosi da fare ed attivandosi in prima persona. I cittadini devono essere responsabili ed artefici del cambiamento. Non è più sufficiente delegare la soluzione dei problemi a qualcun altro, le proposte devono partire dalla gente attraverso la PARTECIPAZIONE alla vita amministrativa della città, per giungere a soluzioni frutto della CONDIVISIONE di idee, che dovranno essere eseguite da chi ha, o avrà, l’onere di amministrare la città nella massima TRASPARENZA.   
 In secondo luogo, si rivolge un appello alle varie personalità che rivestono un ruolo importante nel campo culturale, imprenditoriale e, anche, morale e religioso, il cui fattivo e prezioso contributo rappresenta un valore aggiunto, nonché un esempio da seguire, per la crescita di Sora, che deve passare anche dalla difesa di tutte le sue istituzioni, dalle più antiche alle più recenti.
Il futuro della città è nelle mani dei cittadini sorani!
Il rilancio di Sora passa dalla volontà di partecipazione - attiva e responsabile - al cambiamento. Anche un piccolo apporto può essere significativo per fermare la spirale di degrado e far crescere quegli elementi che risultano sempre necessari per attivare un virtuoso percorso di sviluppo: nuovi uomini, nuove idee, nuovi metodi.
Con l’occasione si porgono cordiali saluti.

Sora, 16 agosto 2015
                                                        Il portavoce del Meetup
                                                                              Fabrizio Pintori

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