Le sorti dell’ospedale “Ss. Trinità” sono al
centro dell’attenzione ormai da mesi, la mobilitazione, le proteste e le
manifestazioni svolte dalle istituzioni, dalle associazioni e dai comitati di
cittadini hanno fatto capire che il territorio è fermamente deciso a non subire
passivamente le scelte politiche compiute dalla Giunta Zingaretti. Tuttavia,
proprio nei prossimi mesi
bisognerà prestare la massima attenzione e non abbassare la guardia.
bisognerà prestare la massima attenzione e non abbassare la guardia.
Nella “nuova edizione dei Programmi Operativi 2013
– 2015” non vi è traccia, come ormai noto, della classificazione
dell’ospedale di Sora quale D.E.A. di 1° livello, ma le cattive notizie non
finiscono qui! Nel paragrafo intitolato “Principali
interventi sulle resti assistenziali ospedaliere” - dove si stabilisce che verrà realizzato un
D.E.A. di 2° livello a Latina - non vi è una sola parola relativa
all’istituzione del polo oncologico di rilevanza regionale (….se non
addirittura nazionale, come lo definì il Presidente Zingaretti!) presso il “Ss.
Trinità”.
Proprio questo
dato deve essere analizzato con particolare preoccupazione.
Il Presidente della Giunta regionale, in
passato, ha più volte rassicurato che l’ospedale non sarebbe stato
depotenziato, anzi sarebbero stati fatti degli investimenti (mai quantificati!)
per la costituzione del citato polo; infine, disse che a settembre per
l’oncologia sarebbe arrivato il Dott. Grassi. Tuttavia, in considerazione della
mancanza di un qualsiasi minimo accenno in merito nel Programma Operativo,
sorgono numerosi dubbi in merito alla realizzazione di quanto promesso.
Alle preoccupazioni relative al polo
oncologico, se ne aggiungono delle altre, infatti il Presidente Zingaretti
promise che l’ospedale avrebbe conservato l’esistente, vale a dire gli attuali
reparti. Nei citati Programmi Operativi si stabilisce che gli “Atti Aziendali” porteranno ad una
diminuzione di 496 Unità Operative Complesse ospedaliere (U.O.C.) e di 950
Unità Operative Semplici (U.O.S.) ospedaliere a livello regionale. È presumibile,
data la consistenza della riduzione, che la provincia di Frosinone e l’ospedale
di Sora non sfuggano ai tagli in parola. Si ricordi, sempre a proposito degli
atti aziendali venne promesso che per la redazione di quello dell’A.S.L. di
Frosinone avrebbero partecipato anche i sindaci (senza indicare con quali
poteri!).
Al momento solo una cosa è certa le tante
promesse dal Presidente Zingaretti sembrano essere contraddette da egli stesso
in qualità di Commissario ad acta per
il rientro dal disavanzo sanitario della regione Lazio.
Premesso quanto sopra, risulta sempre più
urgente “cambiare verso” (espressione tanto gradita al centrosinistra),
pertanto sarebbe auspicabile che il Partito Democratico locale o altri
esponenti a livello superiore forniscano dei chiarimenti in merito alle
preoccupazioni sopra espresse.
Con
l’occasione si porgono cordiali saluti.
Sora,
7 agosto 2014
La Vice Portavoce
Elisa
Pellegrini
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