Gli attivisti del MoVimento 5 Stelle
Sora, sempre sensibili alle problematiche sociali, intendono puntare i
riflettori sul tema del randagismo. L'abbandono
degli animali è un reato sanzionato dal Codice Penale (art. 727), ma la
norma non sembra fermare la crescita del fenomeno che in Ciociaria è dilagante,
come quello dell'abbandono dei rifiuti.
Secondo il protocollo, il cittadino segnala
al Comune la presenza degli animali, questo passa la comunicazione direttamente
all'ASL del distretto di
appartenenza (diretta responsabile della cattura dei randagi). Tuttavia, una volta catturati, i randagi resteranno per tutta la loro vita a “carico del Comune di cattura” al costo di 3 euro al giorno. Purtroppo ancora oggi, nonostante il dettato della legge regionale n . 34/1997 lo preveda, Sora è sprovvista di un canile comunale, inteso sia come struttura sanitaria che di rifugio.
appartenenza (diretta responsabile della cattura dei randagi). Tuttavia, una volta catturati, i randagi resteranno per tutta la loro vita a “carico del Comune di cattura” al costo di 3 euro al giorno. Purtroppo ancora oggi, nonostante il dettato della legge regionale n . 34/1997 lo preveda, Sora è sprovvista di un canile comunale, inteso sia come struttura sanitaria che di rifugio.
Nella Provincia di Frosinone il
fenomeno è drammatico, basta scorrere i numerosi articoli pubblicati sia sui
quotidiani che sui siti giornalistici locali, infatti sono pochi i comuni in
cui è presente un canile. Basti pensare che in passato il comune di Sora è
arrivato ad avere in carico più di 180 cani presso strutture private
convenzionate sobbarcandosi i relativi costi.
Si ritiene, pertanto, che il
problema possa essere affrontato in maniera corretta soltanto con un progetto a
livello provinciale. Infatti, la collaborazione tra la Provincia ed i Comuni
permetterebbe di ridurre drasticamente le spese. In passato, amministrazioni
provinciali anche di diverso indirizzo politico hanno votato progetti inerenti
il tema del randagismo, che purtroppo
non andarono in porto.
Ciò premesso, si propone come soluzione il
recupero della struttura di un ex-mattatoio provinciale, situato in via Morolense a Supino. La struttura
costata diverse centinaia di milioni di lire, mai entrata in funzione da quindici anni, sorge in un'area
di 60.000 metri quadrati di cui 10.000 coperti. L'edificio si trova in posizione ideale, si colloca precisamente all'imbocco dell'autostrada ed è isolato, non dovrebbe quindi arrecare nessun disturbo. Sarebbero sufficienti pochi adattamenti/ristrutturazioni per renderla pronta e disponibile, certamente potrà crescere nel tempo ma già da subito potrebbe ospitare circa 500 cani, oltre che un gattile e una clinica veterinaria [fonte Life Magazine, 31 dicembre 2008]. I tempi per completare i lavori furono stimati come molto veloci da eseguire, come confermato in un’intervista rilasciata al quotidiano “Il Messaggero”nel 2008 dall’ex assessore provinciale al bilancio, Patrizio Cittadini: “Il canile, i cui tempi di realizzazione non supereranno il primo semestre dell’anno prossimo.” [fonte Life Magazine, 31 dicembre 2008]
di 60.000 metri quadrati di cui 10.000 coperti. L'edificio si trova in posizione ideale, si colloca precisamente all'imbocco dell'autostrada ed è isolato, non dovrebbe quindi arrecare nessun disturbo. Sarebbero sufficienti pochi adattamenti/ristrutturazioni per renderla pronta e disponibile, certamente potrà crescere nel tempo ma già da subito potrebbe ospitare circa 500 cani, oltre che un gattile e una clinica veterinaria [fonte Life Magazine, 31 dicembre 2008]. I tempi per completare i lavori furono stimati come molto veloci da eseguire, come confermato in un’intervista rilasciata al quotidiano “Il Messaggero”nel 2008 dall’ex assessore provinciale al bilancio, Patrizio Cittadini: “Il canile, i cui tempi di realizzazione non supereranno il primo semestre dell’anno prossimo.” [fonte Life Magazine, 31 dicembre 2008]
La Provincia stanziò 100.000 euro, altri 160.000
euro furono stanziati dalla Regione gli altri fondi si sarebbero dovuti
dividere tra i comuni allora aderenti al protocollo d'intesa in base al numero
degli abitanti., tra questi comuni Frosinone, centro urbano più grande, avrebbe
dovuto accollarsi maggiori oneri pari al 62,4% dei fondi, mentre Ferentino il
24,6 %. In tutto per un totale di 500.000 euro per la realizzazione di un
canile, un gattile e di una clinica veterinaria all’interno del l’ex-mattatoio
di Supino.
La rilevanza del progetto sul
recupero della struttura inutilizzata dell’ex-mattatoio provinciale di Supino
fu affrontato dal giornalista Claudio Florensoli, in diversi servizi mandati in
onda su Tg3 Lazio.
La realizzazione del canile Provinciale avrebbe certamente
importanti risvolti occupazionali, con possibilità di fornire nuovi posti di
lavoro.
In secondo tempo, l'enorme superficie a disposizione del
fabbricato potrebbe permettere l’istituzione di dedicare un’area alla cd. “Pet-therapy”(in italiano zooterapia, vale a dire una
terapia basata sull'integrazione uomo-animale, sull'assistenza degli animali
domestici, quali cani, gatti, conigli, pappagalli e tartarughe. In molti casi
si affianca ad altre terapie, per la cura sia di disabilità psichiche, come per
esempio l'autismo, sia fisiche, come deficit dell'udito, della vista e del
movimento, ma anche per disturbi di apprendimento quali ansia, iperattivismo,
autismo. E' inoltre utilizzata per anziani, pazienti depressi e altri affetti
da disturbi psicomotori) un’altra parte dell’area potrebbe essere
dedicata alla rieducazione e all’addestramento degli animali, ed infine
potrebbe anche sorgere una sezione distaccata della scuola di Specializzazione
Veterinaria di Napoli.
In merito all’istituto
zooprofilattico da quanto risulta in provincia
di Frosinone non è stata ancora realizzato, nonostante vennero stanziati
di 1.826.000 euro dalla Regione Lazio (si
veda la delibera della giunta regionale sul sito: http://www.regione.lazio.it/binary/rl_main/tbl_delibere/141428.doc)
(Gli istituti zooprofilattici
sperimentali –IZS - sono enti sanitari di diritto pubblico facenti parte del Servizio
Sanitario Nazionale quale strumento tecnico ed operativo per la sanità animale,
il controllo della salute e qualità degli alimenti di origine animale, l'igiene
degli allevamenti ed attività correlate. Gli IZS sono sottoposti alla vigilanza
del Ministero della Salute. Costituiscono una struttura sanitaria integrata,
tra le uniche in Europa, in grado di assicurare una rete di servizi per
verificare la salute degli alimenti e dell'ambiente, per la salvaguardia della
salute dell'uomo. Hanno compiti in materia di ricerca
scientifica, di accertamento dello stato sanitario degli animali, garantendo ai
servizi veterinari delle Regioni e delle ASL le prestazioni e la collaborazione
tecnico-scientifica necessarie all'espletamento delle funzioni di sanità pubblica
veterinaria. Produce, con l'autorizzazione del Ministero della Salute, vaccini
ed ogni altro prodotto necessario per la profilassi delle malattie
trasmissibili degli animali).
Alla luce dei problemi di
inquinamento dovuti all’interramento di rifiuti tossici, come ormai noto a
tutti, la nascita di questa struttura non sembra più rinviabile, pertanto si
chiede un maggiore impegno affinché venga realizzata al più presto possibile.
Ad ogni buon fine, un articolo più dettagliato in
merito alle problematiche esposte redatto da un attivista del MoVimento è
disponibile sul blog: http://movimento5stellesora.blogspot.it/2013/09/randagismo-sora-e-proposta-di-istituire.html
Con
l’occasione si porgono cordiali saluti.
Sora, 14 novembre 2013
Il portavoce del MoVimento 5
Stelle di Sora
Fabrizio Pintori