Il Parco “caduti di Nassiriya” è anche troppo verde, come tante altre zone della città. Alcuni residenti di S. Giuliano hanno rappresentato, come si può vedere dalle fotografie, che l’erba ha quasi interamente sepolto i giochi, negando di fatto la possibilità agli abitanti del quartiere di portare i propri bambini a giocare. Lo stato in cui versa il parco, con la vegetazione così alta e non curata, aumenta anche i problemi o i rischi legati alla sicurezza, infatti al suo interno potrebbero trovarsi siringhe, bottiglie di vetro rotte o animali come topi e serpi.
I residenti sono esasperati e le lamentele, soprattutto sui social network, sono ormai quotidiane.
Purtroppo, l’Amministrazione non si può dire che abbia brillato nella cura del verde pubblico e del decoro urbano e per constatarlo è sufficiente girare per Sora.
È necessario intervenire con immediatezza per ripristinare il decoro del parco, d’altra parte non si deve dimenticare che vari studi scientifici hanno dimostrato che il degrado porta altro degrado. Tra questi, il famoso studio del 1982 sulla “teoria dei vetri rotti” ha dimostrato che l'esistenza di una finestra rotta in un edificio potrebbe generare fenomeni di emulazione, portando qualcun altro a rompere un lampione o un idrante, dando così inizio a una spirale di degrado urbano e sociale. La teoria alla fine afferma che mantenere e controllare ambienti urbani puliti e ordinati contribuisce a creare un clima di legalità riducendo il rischio di crimini più gravi.
È ovvio che tale stato di degrado del parco non giova ai cittadini che non ne possono usufruire, ma non giova nemmeno all’immagine della città, che appare indecorosa, sporca e in balia di se stessa.
Sora è destinata ad ospitare la scuola di Renzo Piano, un avvenimento che darà lustro nel resto del mondo alla città, ma è questa l’immagine di Sora che si vuole trasmettere?
Con l’occasione si porgono cordiali saluti.
Sora, 8 giugno 2019
Il Portavoce
Fabrizio Pintori
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