La città – situata nel punto d’incontro di tre valli, Roveto, Comino e del Liri – nel programma elettorale dell’Amministrazione De Donatis doveva diventare il “salotto delle eccellenze delle tre valli”, invece in alcuni punti più che un salotto sembra una foresta.
Sia nel centro che nelle periferie sono presenti buche nelle strade, marciapiedi in gran parte dissestati, che spesso somigliano ad anfratti fra i boschi, erbacce che invadono le aiuole sottostanti gli alberi che in certi punti impediscono il passaggio pedonale. Sarebbe auspicabile, non solo una maggiore cura del verde e del decoro della città, ma anche piantare gli alberi nelle aiuole dove si sono seccati, ovvero non sono mai stati piantati.
Altro problema riguarda la mancata di potatura degli alberi, basti vedere viale Regina Elena, dove senza questa adeguata cura si osservano intricate e voluminose chiome cresciute in maniera assolutamente incontrollata selvaggia, tali da renderli pericolosi, in quanto i rami si rivolgono verso terra diventando degli ostacoli pericolosi per l’incolumità dei cittadini.
Negli ultimi mesi Sora è apparsa una città autogestita, nella quale encomiabili cittadini ed associazioni si sono rimboccati le maniche per restituire un minimo di decenza e pulire le zone più trascurate. Fino a quando i cittadini e le associazioni dovranno sostituirsi agli Amministratori?
Inoltre, sorge spontanea un’altra domanda: esiste un Consigliere delegato al Decoro Urbano e alla riqualificazione delle Periferie? Perché in molti non sembrano accorgersi dei risultati del suo operato.
Si esorta l’Amministrazione De Donatis a riversare maggiore attenzione ed energie per risolvere il problema del decoro urbano e del verde pubblico, magari individuando una persona dotata delle giuste capacità e della opportuna competenza.
Con l'occasione si porgono cordiali saluti.
Sora, 22 maggio 2018
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