1) Lei ritiene che il passaggio alla raccolta differenziata, viste le problematiche culturali e della viabilità a Sora, sia stata affrettata? Poteva essere organizzata meglio?
Probabilmente si poteva fare qualcosa in più, basti ricordare che è stato presentato un ricorso al TAR per la gara di acquisto dei mastelli. Si poteva organizzare una campagna informativa e di sensibilizzazione più incisiva, evidenziando al massimo i vantaggi che comporta la raccolta differenziata a regime come la riduzione della TARI, ancora tra le più alte della provincia, anziché spaventare i cittadini con sanzioni per il mancato ritiro dei mastelli. Inoltre, bisognerebbe colpire con le
dovute sanzioni coloro che abbandonano i rifiuti e contribuiscono al degrado urbano, pubblicizzando il numero e l’importo delle sanzioni comminate. Una buona iniziativa sarebbe quella di organizzare annualmente presso gli istituti scolastici campagne informative per i più piccoli, facendo sviluppare una cultura più rispettosa dell’ambiente. Purtroppo, Sora sconta anni di ritardo. Sulla raccolta differenziata si doveva fare molto di più e molto tempo prima. Molte colpe ricadono sull’Amministrazione uscente, ma altre risalgono nel tempo in quanto non si è mai adoperata la dovuta determinazione per affrontare il tema della differenziata.
2) Recentemente è stato approvato dal Consiglio Comunale il GAL. Qual è la sua opinione su questo progetto per lo sviluppo ed il rilancio del territorio?
Certamente il GAL rappresenta un’opportunità da cogliere, come tante altre offerte dall’Europa. Il 9 aprile per impegni di lavoro, non ho partecipato alla conferenza sui rifiuti organizzata da Possibile, né alla presentazione del GAL alla fiera nazionale “Agralia”. Il Gruppo di Azione Locale è uno strumento di programmazione che riunisce i potenziali attori, sia pubblici che privati, dello sviluppo al fine di concertare le scelte di sviluppo e rilancio del territorio. Non deve diventare un semplice mezzo per ottenere fondi in progetti che non producono ricadute positive sul territorio e soprattutto non deve diventare l’unico strumento per rilanciarlo. Si, al GAL, ma con una gestione oculata che non provochi spreco di fondi e che sia in grado di portare un reale beneficio a molti e non a pochi, senza dimenticare le altre possibilità di co-finanziamento per progetti seri ed incisivi per il nostro territorio con uno studio continuo delle opportunità.
3) Si è parlato molto dell'accordo Di Stefano-Tersigni e dalle recenti dichiarazioni il primo cittadino sembrerebbe interessato a creare un'alleanza per correre in queste amministrative. Lei come giudica questa possibilità?
Non possiamo impedire a nessuno dei nostri avversari di prendere contatti e sottoscrivere eventuali accordi politico-elettorali. Francamente non siamo molti interessati alle manovre elettorali degli altri, ma preferiamo continuare a fare politica in mezzo alla gente, affrontando i problemi quotidiani dei nostri concittadini e confrontandoci con loro. Le persone vogliono qualcuno che risolva i loro problemi, che sia in grado di dargli una prospettiva per il futuro e non qualcuno che pensa soltanto ai soliti giochi elettorali, a contare i voti delle famiglie o fare liste su liste. Per quanto riguarda l’eventuale accordo tra Tersigni e Di Stefano, non spetta a me valutarne la bontà o meno, i sorani conoscono molto bene sia l’uno che l’altro e sapranno esprimere il loro giudizio nell’urna.
4) La campagna elettorale è entrata nel vivo ed altri nomi si sono uniti al Suo in questa campagna elettorale. Partecipando alle varie manifestazioni di presentazione delle liste, ho potuto notare che alcuni punti programmatici sono simili tra il Movimento e gli altri gruppi, ad esempio su ambiente, sviluppo urbanistico ed acqua pubblica. Alla luce di ciò, cosa, secondo lei, dovrebbe convincere i sorani a scegliere il vostro Movimento rispetto ai vostri avversari?
Sugli eventuali punti in comune dei programmi siamo aperti al confronto, e su singoli punti si possono anche trovare delle convergenze. Gli “Amici del MoVimento 5 Stelle Sora” valutano la bontà del progetto e dei benefici che possono trarne i sorani dalla sua realizzazione. È importante il contenuto dell’idea non da chi proviene. Ai sorani non chiediamo il voto, ma solo di informarsi. I cittadini informati sono cittadini consapevoli che spaventano la vecchia politica perché non si lasciano ingannare da false promesse e soprattutto perché sanno scegliere chi premiare. Chi si presenterà alle elezioni dovrà essere valutato dalle azioni compiute nell’arco degli anni e non dagli slogan elettorali o da programmi scritti pochi mesi prima delle elezioni. Alle prossime elezioni, anche senza il simbolo del partito, si presenteranno le solite persone che amministrano ed hanno amministrato Sora ed i sorani li conoscono bene.
Nessun commento:
Posta un commento