Egregio
signor Sindaco,
in merito al progetto di navigabilità del fiume Liri, gli
attivisti del meetup “MoVimento 5 Stelle Sora”, ferma restando la contrarietà
alla realizzazione dell’opera, Le sottopongono alcune osservazioni.
L’opera in oggetto, destinata a rendere il fiume navigabile
per le piccole imbarcazioni, se realizzata, di fatto, farà nascere un vero e
proprio bacino idrico di migliaia di metri cubi in pieno centro città,
pertanto
l’acquedotto e soprattutto la fognatura potrebbero subire delle infiltrazioni
al loro interno a causa dell’innalzamenti del livello idrico. Eventualità
riconosciuta a pag. 11 della Relazione Generale del Progetto Definitivo, senza
indicazione alcuna degli interventi necessari per scongiurare tale possibilità.
Questo problema appare concreto se si considera che l’impianto fognario si
trova a circa 2-3 mt di profondità ed il livello del fiume verrebbe innalzato
di circa 2,5 mt.
Oltre a questo rischio, riconosciuto esplicitamente negli
atti di progettazione, vi è da aggiungere che l’innalzamento del livello idrico
del fiume potrebbe comportare delle conseguenze anche sugli scantinati e sulle
fondazioni degli edifici prossimi al fiume. Inoltre, potrebbero sorgere ulteriori problemi
statico/funzionali per i muraglioni, che non sono stati realizzati per
contenere un bacino idrico.
La realizzazione dell’opera potrebbe aumentare i pericoli
derivanti da eventi alluvionali (che statisticamente si presentano anche in
forma improvvisa). Infatti, la diga mobile, che si vuol costruire, con la sua
base di ancoraggio posta sul fondo del fiume e l’impianto di risalita dei pesci,
rappresentano un’ ostruzione al libero deflusso acque in caso di piena. Vi è da
notare che, in passato, il Comune ha sollecitato più volte l’Agenzia Regionale
per la Difesa del Suolo (A.R.DI.S.) al fine di eliminare ogni minimo ostacolo
al libero deflusso delle acque.
È opportuno, altresì, ricordare che, a monte del centro
cittadino, è presente ed operante un invaso gestito dalla “Conca di Sora”, il
quale, in caso di piena del fiume, andrebbe “coordinato” con il nuovo invaso per
le manovre di deflusso idrico. La mancata previsione, nella progettazione, di
questo importante dettaglio, comporta un aumento dei pericoli, soprattutto per
le popolazioni a valle dell’opera in caso di erronea manovra degli impianti di
abbattimento delle paratie, di malfunzionamento o rottura delle stesse.
Nella citata relazione non è menzionato alcun piano di
manutenzione delle opere insistenti sul fiume quali ad esempio i ponti in
legno, che potrebbero risultare danneggiati dall’aumentato flusso idrico,
provocando ulteriori pericoli.
Altro punto che desta notevole preoccupazione è che la
realizzazione di un’opera simile dovrebbe prevedere un programma di
manutenzione severo e puntuale, un piano di pulizia dell’invaso, con
conseguente necessità di personale qualificato, addetto alla gestione e
manutenzione delle opere e munito di imbarcazioni per sorvegliare il regolare
svolgimento delle eventuali attività ludico/turistiche. Di tutto questo non vi
è alcuna traccia! Anzi la “Relazione” riporta testualmente a pag. 2 che: “Le attuali disponibilità di finanziamento
consentono di realizzare la sola traversa di sbarramento che tuttavia è la
prima opera da eseguire per poter dare attuazione al progetto generale”. Realizzare
la sola traversa sarebbe però sufficiente per l’installazione della mini
centrale idroelettrica!
Il progetto generale prevede inoltre:
1) la
realizzazione di un edificio di servizio con funzioni simili a quelle di uno stabilimento
balneare e funzioni di supporto per le informazioni turistiche (…e l’ufficio per
il turismo, che fine ha fatto?);
2) la
realizzazione di pontili in legno, il ripristino degli accessi pedonali e la “ristrutturazione”
dei parchi pubblici S. Chiara e Valente (ma per il parco Valente non doveva
pensarci una cooperativa che ha firmato un contratto di gestione?);
3) la messa
a norma e il potenziamento dell’esistente illuminazione pubblica per la
fruizione notturna delle sponde del Liri;
Ciò premesso, se le infrastrutture di cui al punto 2) non
venissero realizzate il fiume non potrebbe essere accessibile per le attività
ludico/turistiche. Si rischia di avere un’opera incompiuta per mancanza dei
fondi necessari? Oppure come fondi si utilizzeranno le imposte pagate dai
sorani? Dove si prenderanno le risorse finanziarie necessarie per la
manutenzione? Nulla di tutto ciò emerge dalla citata “Relazione”!
Per quanto concerne l’impatto ambientale, nel tratto
cittadino del fiume verrebbe inficiato il potere di autodepurazione delle
acque, con compromissione del delicato equilibrio ecologico del biotipo. Ogni
fiume possiede un proprio “carico organico fisiologico” che varia in funzione
della portata stagionale, ma che sostiene sempre una comunità animale e vegetale
in equilibrio con le risorse trofiche. La vegetazione riparia e quella sommersa
svolgono un’importante funzione ecologica che rischia di essere alterata,
compromettendo la riproduzione e la sopravvivenza sia della fauna ittica che
delle varie specie di uccelli (anatidi,
limicoli e trampolieri) molto numerosi lungo le rive del fiume. L’opera di
“valorizzazione” del fiume determinerebbe un’ ulteriore compromissione della
qualità delle acque in contrapposizione al dettato previsto dal D.Lgs 152/2006
che richiede, entro il 2015, il raggiungimento dello stato di qualità ecologica
“buono” del fiume Liri (si vedano le
indicazioni del “Piano regionale di tutela acque” e gli artt. 76 e ss. del
D.Lgs 152/2006).
Relativamente alla mini turbina idraulica, per rendere il
progetto ad impatto energetico nullo ovvero positivo, questa dovrebbe entrare
in funzione soltanto nel periodo giugno-settembre in cui la portata del fiume, già
ridotta per la stagione estiva, viene ulteriormente ridotta dalla derivazione
dell’ente di bonifica “Conca di Sora” attiva nel medesimo periodo; a ciò si
deve aggiungere anche la riduzione del flusso idrico per l’acqua da impiegare
nell’impianto di risalita per i pesci. Ed infine il periodo di funzionamento,
già di per sé limitato, come riportato nella citata “Relazione”, verrebbe ancor più limitato da eventuali altri
impieghi dell’alveo come ad esempio per la festa di S. Giovanni.
Infine, come già eccepito nella lettera datata 10 aprile 2014 non si capisce come i fondi POR FESR
possano essere destinati a tale opera, quando sono chiaramente destinati alla valorizzazione di aree protette.
È più che evidente che il progetto non ricade in una zona protetta. Restano
salve le osservazioni svolte con la pregressa corrispondenza.
In attesa di un Suo gentile riscontro, con l’occasione si porgono cordiali
saluti.
Sora, 22 luglio 2014
La Portavoce
del Meetup di Sora
Valeria Di
Folco
LEGGI ANCHE IL PROGETTO SUL SITO DEL COMUNE E LE NOSTRE LETTERE PRECEDENTI DIRETTE AL SINDACO:
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